Venerdì 13 novembre nell‘Antisala dei Baroni al Maschio Angioino, alle ore 12 si terrà il Convegno dibattito “Over the Rainbow City. Towards a new LGBT citizenship in Italy”, nel corso del quale sarà presentato il libro omonimo edito da McGraw-Hill e curato dal sociologo Fabio Corbisiero. Il volume è il frutto di una ricerca effettuata dall’Osservatorio LGBT, ente di ricerca del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, che ha rilevato i livelli di apertura dei Comuni verso le comunità omosessuali, con l’obiettivo finale di costruire una mappa dell’inclusività basata sui servizi offerti dai Comuni in sinergia con il mondo associativo locale attraverso l’attuazione di politiche e il riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender.
All’incontro, coordinato da Giovanni Dall’Orto, intellettuale impegnato nella lotta per i diritti delle persone omosessuali, interverranno il sociologo Fabio Corbisiero, curatore del volume e coordinatore scientifico dell’Osservatorio LGBT, insieme ad Enrica Amaturo, direttrice del dipartimento di Scienze Sociali, Simona Marino, delegata alle Pari Opportunità al Comune di Napoli, Chiara Marciani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania ed al senatore della Repubblica italiana Sergio Lo Giudice.
Nella classifica stilata dal team di ricerca la prima posizione è assegnata alla città di Roma, il cui Comune è da anni impegnato nella implementazione di politiche e azioni LGBT-sensitive e alla lotta alle discriminazioni. Ad occupare le posizioni più alte della classifica sono i grandi capoluoghi delle regioni del Nord Italia (tra cui Bologna, Milano, Torino), che negli anni sono riusciti a creare reti territoriali tra città e associazioni, incoraggiando l’istituzionalizzazione di servizi pubblici.
Tra le città del Sud, Napoli si configura come quella più inclusiva, grazie all’attività svolta dalle associazioni LGBT nonché all’impegno e alla fuga in avanti del sindaco Luigi de Magistris, che già in campagna elettorale si era detto sensibile verso le questioni omosessuali e che ha mostrato tenacia e perseveranza nella implementazione di politiche, prassi e progetti “arcobaleno”, come l’istituzione del registro delle unioni civili, il supporto al tavolo LGBT o la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino nato all’estero da due mamme italiane.
Il gruppo di ricerca – coordinato dal Prof. Fabio Corbisiero dell’Osservatorio LGBT – ha lavorato tre anni, intervistando oltre 300 persone omosessuali, 70 organizzazioni LGBT e 10 Sindaci delle città arcobaleno. La ricerca colma un vuoto nella letteratura esistente e rappresenta uno strumento fondamentale per i policy makers italiani.