I carabinieri hanno arrestato tre persone mentre erano intente ad abbattere alberi nel Parco Nazionale del Vesuvio per ricavare legna da ardere da mettere in vendita.
I tre stavano abbattendo o estirpando alberi di acacia con motoseghe e un escavatore nel “Parco Nazionale del Vesuvio”.
Per raggiungere le piante più adatte allo scopo e ricavarne legna da ardere – con l’intento di tirare guadagno mettendole in vendita -avevano anche realizzato un percorso sterrato danneggiando tutta la flora lungo l’itinerario. I carabinieri della stazione di Torre del Greco Centro hanno arrestato C. S., 65enne e D.S., 24 anni, entrambi di Torre del Greco, nonché A.S., 33enne, di Avellino, responsabili di furto aggravato e di violazioni alle leggi a tutela dell’ambiente.
I militari hanno sorpresi i tre alla Cupa Falanga nel corso di un servizio organizzato per la salvaguardia del Parco Nazionale del Vesuvio. Prima di essere bloccati avevano già prodotto circa 30 quintali di legna. Subito dopo, in collaborazione con personale del coordinamento territoriale per l’ambiente del corpo forestale dello Stato di San Sebastiano al Vesuvio, i carabinieri hanno accertato che i 3 per raggiungere l’area di taglio avevano abusivamente realizzato il percorso sterrato danneggiando la vegetazione. Ai 3 sono state pertanto contestate contravvenzioni penali per i reati di distruzione o deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio senza nullaosta dell’Ente Parco, modificazione del regime delle acque all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio e distruzione o deterioramento all’interno di un sito protetto.
I 30 quintali circa di legna sono stati sequestrati insieme agli strumenti da taglio e abbattimento trovati sul posto. Gli arrestati sono stati portati in tribunale per il rito direttissimo. Il giudice ha convalidato gli arresti e, a seguito della richiesta dei termini a difesa, li ha scarcerati, disponendo la celebrazione del processo a loro carico in data da decidersi.