Tullia Ciotola, ventenne studentessa dell’Università Orientale di Napoli, soggiornava a Bucarest nell’ambito del progetto Erasmus e la sera del 31 ottobre era nel locale ‘Colectiv’ per prendere parte ad una festa, insieme ad altri studenti del progetto, due spagnoli, un turco e un tedesco.
Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia rumena, l’esplosione di alcuni fuochi d’artificio ha causato un vasto incendio, la cui entità si sintetizza così: 35 morti e 140 feriti, tra ustionati e intossicati.
Tra i feriti c’era anche Tullia, allontanatasi per individuare le amiche quando una trave infiammata le è franata addosso.
Ha lottato tra la vita e la morte, Tullia. Ha lottato per sette giorni la ragazza che fino a ieri era ricoverata all’ospedale Spitalul Clinic de Urgență con ustioni sul 50% del corpo. Doveva essere trasferita con un volo speciale a Rotterdam per sottoporsi a ulteriori cure specifiche, ma purtroppo on ce l’ha fatta: Tullia è morta durante il volo.
La giovane oltre alle ustioni aveva subìto gravi danni ai polmoni ed era già in condizioni giudicate molto gravi dai medici.
Muore così, a 20 anni, Tullia: per mano del tragico epilogo violentemente franato in una notte di festa tramutatasi in un incubo dal quale non si è più svegliata.