Finalmente approvato dalla Commissione Europea il maxi-progetto di “Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni”, con il contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione per un totale di 200 milioni di euro.
I Regi Lagni costituiscono la rete idrografica di canali per irreggimentare le acque,prevenire le inondazioni e tenere a disposizione le acque in caso di siccità e sono situati nell’area nord di Napoli.
I canali prendono il nome di lagni dal nome antico con cui si identificava il corso d’acqua che attraversava il Nolano e si trasformava in palude nella piana campana e sono detti Regi perché la loro storia è legata al periodo borbonico.
I Re Borbone,infatti,ampliarono,completarono e perfezionarono l’assetto della rete già abbozzata nel ‘600 rendendola all’epoca una delle opere ingegneristiche più funzionali e moderne.Al tempo addirittura fu promulgata una legge ad hoc con tutte le prescrizioni per mantenere le acque pulite e salubri e le modalità di controllo degli alvei per evitare inondazioni e abbassare notevolmente il rischio idrogeologico.
Il canale principale attraversa la pianura campana da est a ovest, attraversando il territorio dei comuni di Nola, Marigliano, Acerra, Caivano, Marcianise, Casal di Principe, Villa Literno, Castel Volturno per un tragitto lungo 55 chilometri, a cui vanno aggiunti 210 chilometri di canali secondari, che si immettono nel canale principale.
Nati come opera di contenimento delle acque,nel tempo i lagni borbonici si sono trasformati, dal novecento in poi,in scarichi fognari e discariche.In queste zone infatti sono stati censiti migliaia di siti contaminati o potenzialmente contaminati,mentre i canali secondari sono diventati ricettacoli di rifiuti di ogni sorta.
Nonostante il gravissimo inquinamento ambientale e il degrado in cui versano i lagni,essi risultano essere un importante luogo di sosta per gli uccelli migratori, al pari della foce del Volturno e del Lago Patria. Nei periodi di passo migratorio è facile osservare specie comuni così come quelle più rare,nel 2012 fu luogo di sosta anche di uno splendido esemplare di fenicottero rosa.
Le attività previste dal progetto mirano alla conservazione dell’ambiente e prevedono la riabilitazione dei cinque impianti esistenti per il trattamento delle acque reflue nella parte settentrionale della provincia di Napoli, compreso l’impianto di Cuma che è una delle maggiori infrastrutture ambientali in Europa al fine di assicurare la conformità con la direttiva europea sulle acque.
Il progetto di risanamento dei Regi Lagni è uno dei progetti più importanti approvati dalla Commissione europea per la regione Campania ed era l’ultimo ancora in attesa di approvazione tra quelli programmati tra il 2007 e il 2013.