Ansia e preoccupazione serpeggiano tra gli abitanti di Pozzuoli per la decisione di spostare la statua del Santo Mamozio, sita in piazza della Repubblica dove sono in corso i lavori di riqualificazione del programma Più Europa.La statua che raffigura il vescovo Martín de León Cárdenas, un prelato vissuto a Pozzuoli tra il 1630 e il 1650,da Piazza della Repubblica dovrebbe essere spostata a Largo Cesare Augusto per consentire l’ultimazione dei lavori.
La preoccupazione dei puteolani nasce in virtù del pregiudizio secondo il quale il Santo Mamozio sarebbe all’origine di una fortissima e radicatissima superstizione.La loro ansia affonda radici profondissime nella storia della città.Pare infatti,stando ai racconti popolari tramandati di generazione in generazione, che ogni volta che la scultura cambia locazione sulla città di Pozzuoli si abbatta qualche disgrazia.
L’origine della suddetta superstizione nasce nel 1704 quando nella stessa piazza fu posta una statua di un console romano, trovata acefala durante degli scavi, con il nome di Marvozio. Il nome fu cambiato attraverso il dialetto in Mamozio, e divenne segno di derisione per la buffa testa che fu ricostruita sul corpo di marmo. Ancora oggi è usata l’espressione dialettale “è nu mamozio” per indicare persone o cose che non eccellono per bellezza,grazia e proporzioni.La statua fu poi spostata, e ora si trova presso il museo del Castello di Baia,ma il nome è rimasto per sempre associato alla scultura anche quando fu sostituita dall’effige dell’alto prelato.
Secondo lo storico Antonio Isabettini, che ha ricostruito la vicenda attraverso le testimonianze popolari,bisogna tornare nel maggio 1964 quando la statua del vescovo fu portata dal centro di Pozzuoli alla villa comunale in via Carlo Rosini. Da quel momento per oltre venti anni, fino a quando la statua è ritornata al suo posto, sulla città si sono abbattuti diversi eventi negativi. Proprio nel 1964 un incendio divorò il Duomo del Rione Terra, riaperto al pubblico soltanto lo scorso anno (duomo che lo stesso vescovo León Cárdenas aveva ristrutturato). Nel 1970 ci fu poi l’evacuazione totale dell’antica acropoli, e dal 1983 al 1985 la città fu colpita dal fenomeno del bradisismo. Fenomeni che cessarono non appena la statua del vescovo tornò al suo posto alla fine dell’85.
Sempre secondo lo studioso con l’avvicinarsi della data del trasferimento della statua, su Pozzuoli si siano scatenati i quattro elementi della natura.In ordine vengono ricordati: la tempesta di vento improvvisa dell’estate scorsa, la grandinata del secolo, un mese fa (con chicchi di ghiaccio piovuti dal cielo da oltre un chilogrammo), un incendio che ha divorato le colline puteolane qualche settimana fa. Ed infine le scosse sismiche dell’ultimo periodo.
Quando si dice “non è vero ma ci credo”.