La tifoseria napoletana, si sa, è più legata alla maglia azzurra che a coloro che la vestono, e molti di questi tendono a finire le dimenticatoio al di là delle buone o cattive prestazioni mostrate in campo. Negli ultimi anni alcuni di loro hanno strappato applausi al San Paolo, altri invece sono partiti tra i fischi partenopei.
Behrami, Campagnaro, Calaiò, Dumitru, Datolo, Donadel, Chavez, Ruiz, Yebda. Ve li ricordate? Andiamo ad osservare nel dettaglio che strada hanno intrapreso dopo aver lasciato il Vesuvio
- Valon Behrami: Acquistato dalla Fiorentina per 8mln di euro, lo svizzero in 2 stagioni e 70 gare giocate ha contribuito a vincere la seconda Coppa Italia della gestione De Laurentiis, collezionando ottime giocate e lasciando un piacevole ricordo ai tifosi. Viene ceduto all’Amburgo per un anno, per poi sbarcare al Watford, alla corte del patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo, diventando il cardine del centrocampo degli inglesi.
- Hugo Campagnaro: 118 presenze, 4 goal. Campagnaro era considerato la colonna della difesa ai tempi di Walter Mazzarri, un giocatore con fisico possente e piedi buoni. Ha in bacheca la Coppa Italia vinta contro la Juventus nel 2012. Dopo la breve esperienza all’Inter viene svincolato, e “Hugo Boss” finisce in Serie B: attualmente è in forza al Pescara di Massimo Oddo, a inseguire l’obiettivo promozione.
- Emanuele Calaiò: Per i partenopei è il simbolo della rinascita di un Napoli spedito in Serie C1: l’Arciere ha realizzato 44 goal in 139 partite ufficiali, contribuendo alla promozione in Serie B (2005-06) e anche a quella in Serie A l’anno successivo. Viene venduto nel 2008 al Siena a causa della concorrenza di Zalayeta e Denis, successivamente veste le maglie di Genoa e Catania fino alla stagione corrente, in cui diventa di proprietà dello Spezia, militante in Serie B.
- Nicolao Dumitru: Attaccante di fisico, Dumitru giunge a Napoli nel 2010 e non conquista il cuore di mister Mazzarri che gli concede 12 presenze, quasi tutte da subentrante, né il cuore dei tifosi. In realtà, però, l’italo-rumeno è ancora di proprietà del Napoli, sebbene abbia girato l’Italia in prestito, tra Empoli, Ternana, Cittadella e Reggina. Al momento è al Latina, in cui ha conquistato una maglia da titolare.
- Jesus Datolo: In due “mezze” stagioni, l’argentino gioca 25 gare e realizza 1 gol, proprio nella notte del 31 ottobre 2009, la notte del “miracolo a Torino” contro la Juventus. I bianconeri, avanti 2-0, subiscono la rimonta degli azzurri ad opera di Datolo e un doppio Hamsik. Sono ben pochi i restanti ricordi di lui, ma ai napoletani basta questo. Oggi gioca nella massima serie brasiliana, all’Atletico Mineiro, dopo esser passato per l’Internacional, l’Espanyol e l’Olympiakos.
- Marco Donadel: Tra i calciatori citati in quest’articolo, Donadel forse è il più “odiato” dalla tifoseria. Prelevato come free-agent nel 2011, in 2 stagioni e 14 presenze non riesce ad incidere, restando quasi sempre relegato in panchina. Viene ceduto prima al Verona in prestito, poi – udite udite – acquistato dai Montrèal Impact, squadra canadese con cui riesce a trovare continuità e a scoprire la sua vena da assist-man.
- Cristian Chàvez: Oggetto misterioso del mercato estivo del 2011, non è ben chiaro il motivo per cui è stato acquistato, secondo alcuni un tentativo di frode fiscale da parte del club Rangers de Talca. In ogni caso, l’argentino ha giocato solo 19 minuti con la maglia azzurra, per poi essere girato in prestito in Argentina e poi venduto definitivamente al club greco PAS Giannina, nel quale ha trovato anche la via del gol.
- Victòr Ruiz: 6 milioni + Jesus Datolo è stato il prezzo da pagare al Valencia per lo spagnolo, giunto a Napoli nel 2011, fresco di Europeo Under-21 conquistato con la Spagna. 7 presenze in 7 mesi e poi subito il ritorno a Valencia, stavolta per 2 milioni in più. Oggi è il difensore centrale titolare del Villarreal, squadra spagnola con cui mette in mostra discrete prestazioni. E se il Napoli avesse puntato di più su di lui?
- Hassan Yebda: Il franco-algerino arriva al San Paolo nella stagione 2010/2011, in prestito dal Benfica, si fa spazio tra nelle gerarchie di Mazzarri e colleziona 39 presenze condite da un gol in Coppa Italia. Un centrocampista di spessore che però non viene riscattato l’anno successivo: si trasferisce al Granada, torna in Serie A all’Udinese, poi una breve parentesi negli Emirati Arabi. Attualmente risulta svincolato.