La donna, emblema di leggiadria, eleganza e delicatezza per antonomasia, nel corso dei secoli, ha ispirato poemi, romanzi, poesie, opere d’arte, versi di canzoni. Le donne sono da sempre detentrici di un ascendente notevole in termini di forza e fascino, capace di dettare legge nei più disparati ambiti. Eppur, talvolta accade che siano le stesse donne a svilire quella loro stessa impagabile femminilità attuando gesti ed adottando condotte, fisiche e verbali, che proprio nulla hanno da spartire con le più degne ed aggraziate rappresentanti della categoria.
È accaduto stanotte, a Napoli, a piazza Mercato, che cinque donne hanno intavolato la scena per antonomasia capace di svilire quel senso di pura femminilità depauperandolo della sua più fulgida essenza.
Una lite banale, innescata da futili motivi, ma finita a coltellate.
Stanotte, a quelle donne, non è bastato mettere a segno il celeberrimo “strascino”, prendendosi a capelli, azzuffandosi, intervallando spintoni e schiaffi ad insulti e parolacce, alimentando quel genere di condotta additabile come riprovevole già quando sono gli uomini ad attuarla e che diventa ancor più ripugnante quando è il “gentil sesso” ad avvalersene per risolvere questioni, di basso, medio o elevato rango.
Le cinque protagoniste di questa lite alquanto violenta sono state tratte in arresto, dai carabinieri sopraggiunti sul posto proprio nel bel mezzo del parapiglia. Per una di loro è stato necessario il trasporto all’ospedale Loreto Mare per una ferita da arma da punta: è stata giudicata guaribile in 15 giorni.
Le donne arrestate sono adesso in attesa di rito direttissimo, mentre il senso e l’essenza più genuina dell’esser donna, al cospetto di simili notizie, sbiadisce un po’.