Nella Napoli antica la musica era occasione di guadagno. Professione ben nota tra i vicoli della città, era quella de O canzoniere, venditore di testi di canzoni. Quest’uomo che girava col suo carretto con fogli di testi attaccati su di esso, stampava nel proprio laboratorio la partitura delle canzoni più in voga al momento.
La distribuzione dei testi avveniva poi attraverso le cosiddette copielle. Erano fogli su cui comparivano le parole e, a volte, anche un pentagramma con accordi per tastiere e mandolini.
O canzoniere lavorava soprattutto nel periodo a cavallo della Festa di Piedigrotta, quando la quantità di copielle che si riusciva a stampare, era influente ed importante per il successo e la diffusione di una certa canzone che veniva proposta per l’occasione. La fama di “Funiculì Funiculà”, pare sia proprio dovuta alla grande distribuzione che i canzonieri fecero del testo, riuscendo a stamparne circa un milione di copie per la festa sopra citata.