The Mediterranean Diet: Is It the Food or the Lifestyle?
È con questo interrogativo che il New York Times nei giorni scorsi ha pubblicato un articolo sui benefici della dieta mediterranea mettendo l’accento più sullo stile di vita di chi la segue che sugli alimenti su cui si basa.
L’articolo, firmato da Anahad O’ Connor, è interamente dedicato alla piccola frazione di Pioppi (situata nel comune cilentano di Pollica) e prende spunto da un documentario, realizzato dal cardiologo britannico Aseem Malhotra, che si candida ad essere il lavoro più esaustivo mai realizzato sulla salute del cuore.
Il documentario intitolato «The Pioppi Protocol» è stato realizzato da Malhotra in collaborazione con il medico statunitense Ancel Keys e diretto dal regista Donal O’ Neill.I due medici per lungo tempo hanno svolto la loro ricerca proprio sugli abitanti di Pioppi e sul loro stile di vita e ne hanno dedotto una tesi con importanti novità.
Secondo i due ricercatori non esiste una vera e propria dieta mediterranea.I veri segreti della longevità dei popoli del Mediterraneo – spiega Malothra – sono certamente il cibo e la sua preparazione, ma ci sono ulteriori fattori legati a uno stile di vita che sembra ormai dimenticato.La dieta mediterranea è uno «stile di vita», dove il cibo «è una scusa per socializzare con amici e familiari, dove la gente trascorre un sacco di tempo all’aria aperta e dove camminare e andare in bicicletta sono le attività fisiche preferite».
Aseem Malhotra tramite il New York Times ha lanciato una campagna pubblica per raccogliere 50.000 sterline che serviranno a produrre e a distribuire il documentario “The Pioppi Protocol”.All’origine della decisione, il rischio che i finanziamenti di aziende e multinazionali del settore possano condizionare in qualche modo il documentario.
«The Pioppi Protocol» sarà dapprima distribuito in tutto il mondo a medici e amministratori impegnati nel settore sanitario e poi sarà accessibile anche al pubblico più vasto dei non addetti ai lavori.
Soddisfatto Stefano Pisani,Sindaco di Pollica, per l’attenzione che il mondo scientifico internazionale riserva alla sua comunità.