La bellezza è tutto! Questo è quanto pensa la mamma di Katja, ragazzina con disabilità fisiche e cognitive, abbandonata in Russia perchè troppo brutta.
Oggi la figlia ghettizzata ha 16 anni e la sua storia fa davvero riflettere sulla moralità che punta solo all’apparenza a scapito perfino di legami profondi come quello materno. Katja fu infatti rifiutata dalla mamma al momento della nascita. Le fu detto che la piccola difficilmente sarebbe sopravvissuta, così fu lasciata in un ospedale da Nadezhda.
I suoi deficit sono stati la motivazione per cui la madre, ora 41enne avvenente, ha scelto di continuare la propria vita senza prendersi cura della bimba che aveva partorito. I medici però le hanno dato più di una opportunità di sopravvivenza tanto che Katja è viva e vegeta.
Una volta palesata la vicenda, Nadezhda ha raccontato di non aver abbandonato la piccola generata, ma che i dottori le dissero che la bimba era nata morta. A chi bisogna credere? Di fatto, la donna, contattata dall’orfanotrofio in cui Katja è cresciuta, ha appreso che la figlia era viva, ma sarebbe stata rinchiusa in una casa di cura al compimento del 18° anno di età .
Una volta recatasi sul posto la mamma di Katja ha visto di recente il suo volto e ha scelto di non portarla con sè ad Azov, città russa, perchè troppo brutta e impossibilitata con altri tre figli a permettersi di pagare le spese di un chirurgo plastico. I vicini, a suo dire, avrebbero infatti deriso la sedicenne.
Katya non solo è cresciuta sola e senza l’affetto dei genitori, ma in previsione di una reclusione in una casa di cura, rischia a causa del suo aspetto sgradevole, di essere rifiutata per una seconda volta divenendo vittima del pregiudizio nei confronti di una malattia. Alla madre in questione andrebbe ricordato che i figli ‘so piezz’ e core’ e la bruttezza non è vergogna!