Il regista Stefano Sollima vince ancora. Dopo il trionfo della serie tv ‘Gomorra’, arriva nelle sale cinematografiche ‘Suburra’, una pellicola di 138 minuti che incolla gli spettatori allo schermo.
Protagonista della trama, una Roma corrotta e cupa in cui sesso, malavita e potere si fondono e diventano il filo conduttore di una realtà apocalittica. Claudio Amendola, Elio Germano, Pierfrancesco Favino ed Alessandro Borghi, interpretano senza mezze misure, personaggi concreti che di fatto condizionano il mondo reale.
Il contrasto tra disumanità ed umanità si assottiglia nella pellicola. Sollima mostra con naturalezza quanto tutto sia impregnato dalla miseria umana a caccia continua di soldi e fama, a scapito della legalità. Ne deriva l’immagine di una società putrida dove la legalità diventa solo una bella parola con cui riempirsi la bocca. Il film che ha riscontrato grosso indice di gradimento per fotografia, narrato e cast, ha già fatto discutere fin dalla prima presentazione avvenuta ad Ostia, luogo in cui è ambientato parte del set.
Alla prima della pellicola tratta dal libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, Francesco Spada, rappresentante di un clan malavitoso, è apparso con Pierfrancesco Favino e Claudio Amendola, protagonisti del girato. Favino dopo la polemica ha replicato: “Non sapevo nulla di questa foto. Ma in occasione delle presentazioni ci sono sempre tante persone intorno ed anche ad Ostia è stato così. Oltretutto c’erano anche molte persone della sicurezza, ma nessuno ci ha avvisati… Io non se sapevo nulla”. Concorde con l’affermazione del collega anche Claudio Amendola che ha aggiunto: “Sono cose che accadono alle anteprime, quando scatti 100 foto al giorno. Non so con chi ho fatto le foto in occasioni come queste, Capita spesso, è normale. Ed è anche ovvio che non conoscessi la persona in questione”.