È un giorno cruciale per la giustizia. È il giorno in cui, in Campania, si è giunti al culmine delle indagini che hanno consentito di sgominare due organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti prevalentemente hashish e cocaina.
– Donato Bucciero ,46enne di Marcianise , pregiudicato, affiliato al clan Belforte;
– Immacolata Bencivenga, 43enne, moglie di Bucciero;
– Rosa Bencivenga, 25enne da Marcianise;
– Nunziante Camarca, 37enne , Ass.te C. della Polizia di Stato;
– Isabella Laddaga, 34enne da san Prisco;
– Francesco Trillicoso, 57enne, da Marcianise;
– Giuseppe Liberato , 41enne da Marcianise , pregiudicato;
– Antonio Cirillo, 44enne di Marcianise;
– Roberto Delle Curti, 44enne di Marcianise;
– Francesco Di saverio, 29enne di Capodrise;
– Luljetya Hoxha ,34enne, albanese;
– Michele Iafulli, 36enne, napoletano, pregiudicato;
– Pasquale Piccirillo, 40enne di Marcianise;
-Daniele Pugliese, 25enne, casertano;
– Alessandro Albano, 48enne, da san Nicola La Strada, Sov.te della Polizia di Stato;
– Domenico Petrillo, 41enne, da san Nicola La Strada, Ass.te C. della Polizia di Stato.
Questi i nomi dei protagonisti dell’operazione compiuta stamani dalla squadra mobile della questura di Caserta, mediante sedici ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due organizzazioni criminali attive nei territori di Marcianise, Caserta e nei comuni limitrofi, gestite rispettivamente da Donato Bucciero, pregiudicato, affiliato al clan Belforte e dal pregiudicato Giuseppe Liberato.
Nel corso dell’operazione sono stati arrestati tre poliziotti in servizio al commissariato di Marcianise. Gli agenti sono accusati di reati vari, tra i quali corruzione, peculato e droga.
Tra i reati contestati, emblematico è l’episodio che vede per protagonista uno dei tra poliziotti di un clamoroso caso di peculato: ha utilizzato l’auto di servizio per accompagnare Gigi D’Alessio a Napoli in occasione della presentazione di un cd; lo stesso agente si recò con il cantante negli USA per un concerto che si tenne a New York. Gli agenti, inoltre, durante dei finti servizi antiprostituzione avrebbero fatto sesso con due ragazze sia nelle pattuglie che nei locali del commissariato. Le due ragazze che tra l’altro sono sorelle, sottoposte ad interrogatorio, hanno ammesso tutto.
Uno dei poliziotti è risultato nell’organico dell’organizzazione gestita da Bucciero: le accuse riguardano la consegna di dosi di cocaina a un ristretto gruppo di clienti, prevalentemente imprenditori e professionisti, provvedendo al recupero dei “crediti” derivanti dall’acquisto delle dosi ed al riciclaggio dei proventi, in parte versati sul suo conto corrente, ed alla “monetizzazione” di assegni che Bucciero riceveva a “garanzia” delle attività usurarie per le quali è indagato. In altre circostanza i poliziotti infedeli glissavano sull’attività di spaccio di Giuseppe Liberato per ottenere notizie confidenziali che permettevano loro di portare a termine operazioni di polizia giudiziaria per accreditarsi nei confronti dei superiori.
Le indagini, inoltre, hanno portato alla scoperta di un sistema di vendita itinerante, organizzato da Bucciero, che utilizzava come base logistica dello spaccio un negozio di articoli sportivi di Marcianise. Lo scambio avveniva in luoghi preventivamente concordati e talvolta anche all’ interno del negozio, allo scopo di sfuggire alle Forze dell’Ordine. Il gruppo criminale gestito da Giuseppe Liberato si avvaleva di una fitta rete di “pusher” per lo spaccio, soprattutto di hashish, almeno 2 chili a settimana, che acquistava sulla “piazza” napoletana rifornendosi da Michele Iafulli, pregiudicato, legato da vincoli di parentela al clan dei Tolomelli, egemone nel quartiere Sanità di Napoli. I due sodalizi criminali, come emerso dalla indagini, godevano delle connivenze e della complicità di tre poliziotti in servizio presso il Commissariato di Marcianise che “orientando” le indagini su gruppi criminali concorrenti, fornivano una sostanziale copertura.