Il cambiamento repentino che ha investito negli ultimi anni il mondo del lavoro è sempre più evidente, modificando stile di vita, alimentazione, e soprattutto ambizione nella maggior parte dei giovani.
È dimostrato inoltre, dal fatto che oggi quasi un genitore su tre (29%) consiglierebbe ai propri figli di fare l’agricoltore, e che ben il 55% sarebbe contento se il figlio o la figlia sposasse un agricoltore. Questi i dati emersi da una analisi elaborata su Ipr Marketing dai giovani della Coldiretti che hanno deciso di essere partner di Terra Madre Giovani per far conoscere il nuovo modello di sviluppo promosso nelle campagne in Italia, che e’ probabilmente il paese Europeo con il maggior numero di giovani alla guida di imprese agricole con quasi 48mila titolari giovani under 35.
L’analisi Coldiretti ha registrato proprio nelle campagne il tasso di crescita più elevato dell’occupazione giovanile tra i diversi settori produttivi, sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, diffusa in occasione della prima giornata dedicata alla creatività Made in Italy con la consegna degli Oscar Green, il premio per le imprese più innovative promosso dai giovani della Coldiretti.
Una vera e propria nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che fanno molto più che produrre cibo Made in Italy, perché proteggono i semi, le piante, l’acqua e i suoli e ogni giorno portano avanti in Italia: crescita economica, ma anche la difesa della cultura, della storia, della bellezza, della salute e in generale l’alta della qualità della vita.
La crescita del numero di giovani agricoltori è il frutto – sostiene la Coldiretti – di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura: più di due giovani italiani su tre (68%) dichiarano di partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta della frutta secondo Indagine Coldiretti/ixe. Probabilmente, oltre al piacere e all’amore per la natura, non ci si stupirebbe se quest’attività fosse spinta anche dalle poche scelte lavorative riservate ai giovani in particolare oggigiorno.
“Una partecipazione che vuole anche affermare il crescente interesse dei giovani italiani verso l’agricoltura secondo principi di eticita’, qualita’ e legame con il territorio” ha affermato la delegata nazionale dei giovani Coldiretti, Maria Letizia Gardoni. Siamo dunque di fronte ad una sostanziale riscoperta delle opportunità offerte dal mondo rurale interpretato in chiave innovativa, grazie soprattutto alla spinta venuta dalla Legge di Orientamento (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha aperto la strada all’agricoltura multifunzionale.
“In questo modo è stato possibile trasformare l’impresa agricola da mera produttrice di derrate alimentari in fulcro dell’economia dei territori producendo cibo, servizi rivolti alla tutela dell’ambiente, alla cura delle persone e della società creando, in modo particolare, nuove relazioni tra l’agricoltore e il cittadino consumatore” con queste parole conclude Maria letizia Gardoni .