Quando Gianpaolo Imbriani è venuto a far visita ai bambini del parco Merola, gli ha lasciato in dono un oggetto semplice, ma dal valore inestimabile: un astuccio sul quale è raffigurata l’effigie di Carmelo Imbriani, pieno di pastelli colorati. Un regalo graditissimo ai bambini “golosi” di disegni e che hanno sfruttato al meglio l’opportunità fornitagli da quei pochi, semplici ed essenziali colori.
Quei bambini si servono di quei colori per disegnare, raccontare ed esprimere i loro sogni, le fantasie che tratteggiano quel mondo immaginario nel quale, molto spesso, si rifugiano e soprattutto se ne servono per esternare quello che hanno nel cuore.
E Carmelo vive nei loro cuori.
Quello che li lega all’immagine e alla storia di Carmelo non è solo il mero senso di riconoscenza derivante dal regalo ricevuto. L’amore e il rispetto dei bambini non si compra, ma si conquista. E Carmelo li ha conquistati “sul campo”, nel senso più vero e sincero del termine.
Se non fosse anche solo per il fatto che sono entrata nelle loro vite per merito di “Imbriani non mollare”, mossa dal desiderio di portare tra quei bambini la storia di Carmelo, sperando che dal messaggio di cui è detentrice, nascesse qualcosa di buono.
Ma, come spesso accade, i bambini sono capaci di gesti ben più elevati di quelli che noi adulti possiamo prevedere. Questo, almeno, è quanto ho imparato dai bambini del parco Merola che hanno saputo rendere terrena l’immagine di Carmelo, consentendo a tante piccole, ma infinitamente preziose emozioni, testimonianze e dimostranze di emerge in tutta la loro sincera semplicità, ogni giorno.
I bambini hanno chiesto ai loro genitori di raccontargli le vicende calcistiche riconducibili ad Imbriani, di mostrargli foto, filmati, di condividere con loro i ricordi legati a quell’esile, ma arcigno guerriero, del calcio e della vita. I più piccoli hanno chiesto ai papà di dargli una mano a disegnare il volto di Carmelo per regalare un bel disegno a suo fratello Gianpaolo.
I bambini non hanno solo recepito alla perfezione il messaggio insito nella storia di Carmelo, ma hanno saputo farlo loro, applicandolo concretamente quando si riuniscono intorno ad un pallone: giocare per divertirsi e stare insieme, senza litigare, senza commettere falli, senza rendersi autori di comportamenti scorretti.
L’importanza e il valore che la figura di Carmelo Imbriani riveste non solo agli occhi dei bambini, ma di tutti i residenti del parco Merola, trova massima e gioiosa espressione in una volontà, ferma e sentita: il famoso campo di calcio che verrà ristrutturato nei prossimi mesi, sarà dedicato a Carmelo Imbriani e porterà il suo nome.