Nasce la nuova community web “Aucelluzzo.It”, progetto partito da quasi unmese che vede coinvolti una quindicina di Comuni della provincia di Napoli.
La piattaforma nasce con l’intento di dar voce a tutte quelle piccole o grandi questione irrisolte, proponendosi come un sistema per raccogliere testimonianze dirette dai territori. Nel primo mese sono già partite diverse campagne mediatiche. Il primo impegno è stato quello di accendere i riflettori sulla questione della villa comunale di Torre del Greco “Salvo D’Acquisto”.
Nell’occasione, gli “aucelluzzi” torresi hanno organizzato un flash mob dal titolo “L’acqua è poca e ‘a papera non galleggia” come pretesto per denunciare l’abbandono della villa comunale e, soprattutto, l’incuria del laghetto che da diversi mesi ha lasciato le paperelle che l’abitavano, senza un posto dove andare. L’attenzione data all’accaduto ha prodotto subito un primo risultato, suscitando l’impegno di diversi consiglieri comunali a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.
Gli aucelluzzi però, pur apprezzando l’interessamento arrivato dall’amministrazione comunale, hanno attivato un conta giorni sul loro sito web per vedere quanto tempo trascorrerà per passare dai proclami ai fatti. Una seconda iniziativa è partita per dare spazio alla denuncia sulla questione “Abbattimento delle Barriere Architettoniche”. Anche il sito partenopeo partecipa infatti alla campagna #voglioprendereiltreno creata per denunciare la mancanza di strutture atte a rendere le nostre città vivibili a tutti senza discriminazioni. Tutti gli utenti sono stati invitati a spedire foto, video e testimonianze denuncia.
E’ partita, infine, una massiccia campagna d’informazione sull’argomento della donazione degli organi.
E’ già legge dello Stato, la possibilità di far scrivere la propria volontà di donare gli organi sulla carta d’identità e gli aucelluzzi partenopei insieme all’associazione Atom con sede a Napoli e a Torre del Greco, sono pronti a chiedere a tutti i comuni di adeguarsi immediatamente alla legge, visto che finora non è stata ancora recepita dalla maggior parte dei comuni campani.