La Georgia giustizia una donna. Avviene negli Usa un fatto raro. Dal 1976, anno in cui la Corte Suprema ha ripristinato la pena di morte, sono solo 15 le donne uccise in America rispetto ai 1400 uomini cui è toccata la stessa sorte.
Kelly Renee Gissendaner, 47 anni, è stata giustiziata nel carcere di Jackson con un’iniezione letale. Il ricorso in tre appelli degli avvocati della donna, non sono serviti a salvarle la vita. La condannata era stata la mandante dell’assassinio del marito. L’uomo fu ucciso infatti dal suo amante, Gregory Owen, condannato all’ergastolo.
I figli, che l’avevano perdonata hanno dichiarato alla Cnn: “Abbiamo scelto di tentare salvarle la vita e ce lo hanno negato”. Intervenuto a favore della donna anche Papa Francesco. Secondo un racconto agghiacciante, la condannata prima di entrare nella stanza della morte dopo la mezzanotte, sarebbe scoppiata in lacrime. Poi, ha chiesto perdono “per aver ucciso un uomo meraviglioso che ha perso la vita a causa sua”.
Nell’istanza presentata dagli avvocati, si sostiene che la condanna era inappropriata. Gissendaner doveva essere giustiziata già il 25 febbraio scorso, ma l’esecuzione fu rinviata al 2 marzo a causa del maltempo.