Nuovi guai per Tommaso Donnarumma, 44 anni, noto gioielliere di Arco Felice, che adesso si trova nuovamente ai domiciliari in attesa del processo per direttissima, su di lui grava l’accusa di evasione.
E’ successo a Pozzuoli. I carabinieri si trovavano nel ristorante per un’ispezione quando hanno riconosciuto l’uomo seduto tranquillamente ad un tavolo del locale.
“Colpa” il desiderio di una gustosa bistecca al sangue, costata l’arresto a Donnarumma, evaso dagli arresti domiciliari cui era ristretto pur di concedersi una gustosa chianina al ristorante. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato avvistato da una pattuglia di carabinieri in un locale di Pozzuoli. A riconoscerlo sono stati i militari della locale compagnia che lo hanno sorpreso a tavola intento a gustare la pietanza. I militari si sono avvicinati all’uomo – cercando di non destare allarme tra gli altri clienti – e gli hanno chiesto di seguirli per chiedergli se gli fossero stati revocati gli arresti domiciliari.
Al silenzio del 44enne è subito seguita una chiamata alla centrale operativa. Da qui la conferma: Tommaso Donnarumma non poteva lasciare le mura di casa, vincolato dai domiciliari perché ritenuto ricettatore di articoli preziosi. Nello specifico, di gioielli portati via a Giugliano nel Marzo 2014 da una banda di rapinatori. Il valore del bottino ammontava a 250mila euro, e nella stessa operazione finirono in manette altre 6 persone accusate a vario titolo di rapina aggravata e porto e detenzione di armi.
Tutto questo “Per la voglia di mangiare una bella bistecca” ha risposto il gioielliere ai militari, mentre lo stavano ammanettando. Così lo hanno arrestato per evasione. Dopo le formalità di rito è stato rimesso ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.