È il giorno più atteso ed invocato dalla famiglia Bifolco.
Il giorno in funzione del quale la famiglia del 16enne ucciso nel Rione Traiano a Napoli ha vissuto, dopo i fatti avvenuti nella notte tra il 4 e il 5 settembre del 2014.
Quella notte, Davide Bifolco transitava lungo le vie del famigerato quartiere partenopeo, in sella ad uno scooter in compagnia di due coetanei, quando due carabinieri imposero l’alt al mezzo. I tre si diedero alla fuga e nell’ambito dei concitati attimi che ne seguirono Davide Bifolco fu raggiunto da un proiettile, esploso dalla pistola d’ordinanza di uno dei due carabinieri, rivelandosi capace di stroncare la vita del giovane.
È il giorno della sentenza del processo con rito abbreviato al carabiniere accusato dell’omicidio di Davide Bifolco.
Il pm ha chiesto 3 anni e 6 mesi di reclusione, i familiari, gli amici e le persone che in massa hanno aderito agli innumerevoli cortei cittadini sorti in memoria del giovane, seguitano ad invocare “verità e giustizia per Davide”.
In effetti, la dinamica dei fatti, a distanza di oltre un anno dal tragico episodio, risulta alquanto controversa.
La verità del carabinieri, da una parte.
La verità della famiglia Bifolco e della gente del rione, dall’altra.
Oggi scopriremo da quale parte propende la giustizia.