E’ ritornata anche quest’anno la nuova stagione de Le Iene show, lo storico programma di Italia 1. Confermati alla conduzione del programma Ilary Blasi e Teo Mammucari, mentre è stata congedata la Gialappa’s Band, rimpiazzata da il Trio Medusa, questa volta nel ruolo di “voce fuori campo”.
C’è chi dice che Le Iene non facciano sempre giornalismo, ma è impossibile negare il fatto che spesso le loro indagini abbiano un alto riscontro sociale. Così succede che la scorsa notte l’inviato Matteo Viviani ha ricevuto un sms di minacce che coinvolge direttamente tutta la redazione de Le Iene, come racconta il comunicato che Mediaset ha diffuso su questa intimidazione.
Il messaggio, proveniente da un numero sconosciuto, testualmente cita: “Per scrupolo ti dico che arriva la bomba in diretta. Tu controlla i 3 vasi a casa. Ci sarà attentato il boss vuole così”. Sono state avvisate subito le forze dell’ordine e le Iene stanno facendo partire una denuncia.
Ad ogni modo Mediaset ha deciso di trasmettere comunque la prima puntata della nuova edizione. Saranno rafforzate le misure di sicurezza, e sono state avvisate subito le forze facendo partire una denuncia.
“Le Iene – scrive Mediaset in una nota ufficiale – non conoscono l’identità di chi possa aver effettuato la minaccia, ma si presume sia legata ad una delle ultime inchieste di Matteo Viviani. Tra gli argomenti da lui affrontati recentemente i nuovi metodi di intercettazione (servizio trasmesso la scorsa domenica) e una storia di molestie a danno di ragazze minorenni. Inoltre, qualche giorno fa l’inviato si è recato nuovamente a Palermo per proseguire un’indagine riguardante: mafia, antimafia e gestione dei beni sequestrati dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Argomento, peraltro, già trattato in altri suoi precedenti servizi ai quali poi è seguita un’inchiesta da parte della Procura di Caltanissetta”.
L’augurio da parte da parte di tutti è che presto il responsabile sia individuato e fermato per accertare la serietà delle minacce, ed eventualmente consegnare alla giustizia i colpevoli della grave intimidazione.