Ricorre oggi il 91esimo anniversario dalla nascita di Marcello Mastroianni, figura emblematica della cinematografia nostrana.
Marcello Domenico Mastroianni, questo il suo nome completo, nasce a Fontana Liri il 28 settembre del 1924. Sin da giovanissimo ha la fortuna di frequentare l’ambiente cinematografico. Negli anni 30 ha infatti la possibilità di comparire addirittura in alcuni film del già riconosciuto maestro Vittorio De Sica.
Nel 1933 la famiglia si trasferisce a Roma, dove lui arriva a prendere il diploma di perito edile, trova lavoro come contabile e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio anche se la sua aspirazione era di fare l’architetto. Così per realizzare il suo sogno cambia mestiere e diventa disegnatore presso il comune di Roma. Si avvicina al teatro frequentando il Centro Teatrale Universitario. Qui conoscerà Giulietta Masina che in seguito lo presenterà al marito Federico Fellini, con il quale forma uno straordinario sodalizio artistico e umano.
Esordisce sul palcoscenico unendosi alla compagnia teatrale Besozzi – Pola – Scandurra – Cei, che in seguito abbandona per entrare a far parte di quella di Luchino Visconti. Nel 1948 è in scena con “Un tram che si chiama desiderio“, e in breve tempo si afferma come uno dei più dotati attori della sua generazione. Debutta sul grande schermo nel 1947 con “I Miserabili” di Riccardo Freda, anche se è già apparso al cinema in diversi film (“Marionette“, 1938 di Carmine Gallone; “La corona di ferro“, 1941 di Alessandro Blasetti; “I bambini ci guardano“, 1942 di Vittorio De Sica).
Nella sua carriera interpreta oltre 140 film rivelandosi ottimo interprete dei generi più diversi: dalla commedia sentimentale al dramma, dalla satira di costume al film storico fino ad arrivare al grottesco e al surreale. Ben oltre 140 film, ma uno in particolare l’ha reso una star internazionale: “La dolce vita” di Federico Fellini. In piedi, nella Fontana di Trevi, Mastroianni impone al mondo il suo stile: unico, elegante, disinvolto e da quel momento diventa un icona mondiale di fascino e seduzione.
Tanto che nel 1962 il “Time” lo definisce il divo straniero più popolare negli Stati Uniti e sicuramente è stato uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo. In questi anni sposa l’attrice Flora Clarabella e l’anno seguente nasce la figlia Barbara. Eppure nonostante le sue conquiste e i suoi tanti colpi di fulmine, per Faye Dunaway e poi per Catherine Deneuve, Mastroianni non divorziò mai da sua moglie.
Nei primi anni 60, ottiene un altro trionfo in “Divorzio all’italiana” e “I compagni“. Con Sofia Loren fa coppia anche in vari film di De Sica e inoltre appare in diversi film di Ferreri, tra i quali “La grande abbuffata“, “Ciao maschio” e “Storia di Piera“. Poi lavora con Petri in “L’assassino“, con Scola in “Dramma della gelosia“, “Splendor“, “Che ora è?” e “Una giornata particolare“, considerata una delle sue migliori interpretazioni accanto alla Loren.
Negli ultimi anni della sua attività, le occasioni migliori invece gli provengono dal cinema internazionale: da “Il volo” (1986) di Thodoros Anghelopoulos allo stupendo “Oci ciornie” (1987) di Nikita Michalkov, da “Pret-à-porter” (1994) di Robert Altman al presago “Viaggio all’inizio del mondo” (1996) di Manoel de Oliveira. Nel 1997 firma il montaggio dei suoi ricordi personali, apparsi postumi, nel su citato film-documentario “Marcello Mastroianni, mi ricordo, sì io mi ricordo“.
Marcello Mastroianni si spegne il 19 dicembre 1996 nella sua casa di Parigi. Un uomo indimenticabile, in grado di far sognare, piangere e ridere grazie alle sue interpretazioni.