Per l’Alberghiero di Arzachena, come da regolamento, un alunno è stato allontanato dopo aver esibito il nuovo piercing al naso.
Questo è quanto accaduto ad un 18enne, Mattia Carbini, che si è visto negare l’accesso alla scuola perché indossava un piercing. “Un’ingiustizia e una palese discriminazione“, accusa il padre Antonio; una “questione di immagine e di rispetto del regolamento, nessun intento di mortificare i ragazzi”, replica invece la preside, Fabiola Martini, che ha giustificato il suo gesto proseguendo: “Il regolamento dice che non è consentito il possesso di piercing, orecchini, acconciature e pettinature che non garantiscano l’igiene personale e la salvaguardia di ambienti salubri”. Il nostro obiettivo è “la formazione, la crescita culturale, la maturazione personale, professionale e sociale dello studente”.
Il giovane ha provato invano ad opporre resistenza alla decisione della preside, che però non ha ammesso la violazione del regolamento dell’istituto che disciplina rigidamente il modo di vestire e di comportarsi dei propri alunni. La preside ha così chiamato i carabinieri per convincere il ragazzo a desistere e a ritornare a casa. Sconcerto da parte di tutti i compagni di scuola del ragazzo, ma soprattutto del padre del giovane che ritiene che certe regole siano ormai superate e per questo andrebbero ammorbidite.
“E’ giusto affermare che il regolamento vale solo per i ragazzi?”, si chiede il padre, annunciando che avrebbe accompagnato Mattia nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro la preside, rea – a loro dire ma la dirigente smentisce – di aver strattonato il ragazzo per impedirgli di entrare a scuola.
Così, è stata presentata la denuncia e nel frattempo la preside è stata bersagliata da critiche durissime; infatti il caso sta già facendo il giro del web riempiendo anche i titoli dei telegiornali regionali e nazionali. In fin dei conti, è giusto espellere uno studente solo perché indossa un piercing a scuola?