Il lavoro degli inquirenti, volto a ricostruire i concitati attimi che hanno ridotto in fin di vita l’agente Nicola Barbato, nell’ambito della sparatoria consumatasi intorno alle 20 di giovedì scorso, poco distante dalla stazione della Cumana in via leopardi a Fuorigrotta, ruotano intorno a delle immagini video che immortalano alcune scene del raid messo a segno di due pregiudicati.
L’estorsore sarebbe entrato nell’auto ed avrebbe sparato dal sedile posteriore contro i poliziotti scambiandoli, secondo un’ipotesi investigativa, per esponenti di un clan rivale: intorno a questa teoria verte la prima ricostruzione emersa dai rilievi.
Le condizioni del poliziotto ferito si sono aggravate nel corso delle ultime ore. Il sovrintendente in servizio presso la Squadra mobile di Napoli è attualmente ricoverato in Rianimazione all’ospedale Cardarelli. La gravità della ferita causata da un proiettile che gli ha tranciato la giugulare ha indotto i medici a non eseguire l’intervento chirurgico che in un primo momento era stato preso in considerazione. Proseguono intanto le indagini e la caccia ai due uomini che hanno aperto il fuoco contro i due agenti che giovedì sera erano impegnati a Fuorigrotta in un delicato intervento antiestorsione nel quartiere della zona occidentale. Le ricerche hanno portato al fermo di un 28enne di Quarto, Roberto Gerard, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti, indagati per reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Ed attualmente l’altro artefice del raid è ancora ricercato.
Le forze dell’ordine sono quindi impegnate in una vasta operazione di controllo del territorio alla ricerca del ragazzo che, secondo le ricostruzioni, sarebbe poi fuggito a bordo di una Daewoo Matiz insieme alla compagna. Si tratterebbe di un giovane di Fuorigrotta, con precedenti penali per reati di droga. L’automobile utilizzata per la fuga è stata ritrovata nel primo pomeriggio di ieri nel Beneventano mentre, dalla tarda mattinata, i poliziotti stanno scandagliando diversi alberghi nella zona di Agnano.