Santa Maria Capua Vetere è una cittadina sconvolta e fortemente scossa da quanto accaduto durante la giornata di ieri.
Un omicidio, brutale, efferato, costato la vita ad un uomo di 56 anni, Pasquale Guarino, agricoltore e proprietario di un pescheto, ucciso dopo un tentativo di rapina ad opera di due malviventi. Il delitto è avvenuto nella zona agricola che attraversa il rione Sant’Andrea de’ Lagni, precisamente alle spalle della piscina Poseidon.
L’uomo è stato raggiunto tre colpi: uno al braccio, uno alla gamba e quello mortale al petto che gli ha perforato il polmone. E’ morto all’ospedale di Santa Maria Capua Vetere dove era stato trasportato.
È morto così, Pasquale. È morto perché i due malviventi volevano sottrargli i guadagni della giornata e lui si è opposto, ha osato ribellarsi per difendere i suoi legittimi guadagni e per opporsi a quella violenta e pretenziosa condotta criminale.
Instancabile lavoratore, marito affettuoso e padre esemplare: così amici e parenti raccontano quell’uomo comune, ucciso da quell’ondata di dilagante criminalità che si cela dietro l’angolo ed è sempre pronta a sopraffare l’ordinario corso di una vita onesta.
Incredulità e rabbia dilaga tra amici e parenti di Pasquale. La notizia della sua morte ha immediatamente fatto il giro della città e fin dai primi minuti in tantissimi sono accorsi presso il pronto soccorso dell’ospedale Melorio per far sentire solidarietà ed affetto alla moglie e ai due figli Antonio ed Ilaria, distrutti dal dolore.
I carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, ubicata proprio accanto all’abitazione di famiglia del 56enne, stanno lavorando al caso per risalire all’identità dei due malviventi. Durante la notte sono state interrogate diverse persone, tra cui gli operai che erano insieme a lui e le persone a cui ha consegnato la frutta prima di tornare nel suo terreno.
Pasquale era in grado di trasmettere il proprio affetto a chiunque, era un grande amante dei cani ed adorava viaggiare per scoprire culture e tradizioni in ogni angolo del mondo, ma anche un instancabile lavoratore, abituato a svegliarsi all’alba, ogni mattina, per adempiere ai suoi doveri di marito e genitore. “Un modello da seguire sia nella vita privata che in ambito professionale”: così lo racconta e lo descrive chi conosceva Pasquale e che adesso stenta a credere a quanto accaduto.
Un territorio che palesa un’intensa presenza di criminalità, tant’è vero che l’area in questione non è certo nuova ad episodi criminosi. Due nni fa, infatti, non poco distante dal luogo in cui Pasquale è stato raggiunto ieri da tre colpi di arma da fuoco, si è verificato un episodio analogo. A pagarne le conseguenze, in quella circostanza, fu un 57enne costretto ad imbattersi in due malviventi nel tentativo di intrufolarsi all’interno della propria abitazione. Ne nacque una colluttazione al termine della quale i ladri fecero esplodere un colpo di pistola che colpì la vittima all’inguine. In quel caso, la vita di quell’uomo fu salvata da un provvidenziale intervento chirurgico.