Se si potesse dare un volto al cinema, tra le prime scelte ci sarebbe quello di Sofia Loren, famoso in tutto il mondo.
Se si potesse attribuire un volto femminile a Napoli, tra le prime scelte ci sarebbe quello di Sofia Loren, icona di napoletanità e bellezza, emblema di sensualità e senso d’appartenenza, simbolo di Napoli e di quella femminilità squisitamente partenopea, in tutto il mondo e da più di mezzo secolo.
Un mito intramontabile quello di Sofia che, oggi, spegne 81 candeline, ma che nell’immaginario collettivo è destinata a rimanere in eterno la fulgida figura femminile che porta il buon Mastroianni ad “ululare” durante il suo celeberrimo striptease in camera da letto nel film “Ieri, oggi e domani”.
Romana di nascita, Sofia Villani Scicolone, non manca di ribadire in ogni occasione il suo sentirsi orgogliosamente napoletana. Dopo un’infanzia vissuta a Pozzuoli, a 15 anni cerca fortuna nella Capitale, partecipando a concorsi di bellezza, costringendo gli organizzatori di Miss Italia creano per lei ad hoc il titolo di Miss Eleganza e facendosi notare dai cacciatori di nuove star del cinema.
Uno di questi, il produttore Carlo Ponti, la introduce tra gli studi di Cinecittà, dove, dopo alcune comparsate e ruoli secondari (accanto a Totò in “Miseria e nobiltà”), entra nelle grazie di grandi registi. In primis di Vittorio De Sica che prima la scrittura in “L’oro di Napoli” (1954) e poi le dà il ruolo da protagonista ne La ciociara: qui Sofia si supera e conquista l’Oscar come “migliore attrice”, nel 1962.
Insieme ad Anna Magnani, sono le uniche due attrici italiane a trionfare nella magica notte di Los Angeles. Tra i suoi film più noti, quelli in coppia con Marcello Mastroianni come “Ieri, oggi, domani” (1963), “Matrimonio all’italiana” (1964) e “Una giornata particolare” (1977). Considerata un’icona dell’identità italiana all’estero, vanta in carriera dieci David di Donatello (l’ultimo nel 2014) ed un Oscar alla carriera (1991).
Nel 2015 dà alle stampe la sua autobiografia Ieri, oggi e domani. La mia vita, edita da Rizzoli.
Il 20 settembre, all’indomani dei festeggiamenti dedicati al santo patrono, Napoli celebra una delle sue indiscusse regine.