Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. Sono queste le dieci città finaliste che si contenderanno il titolo di capitale italiana della cultura per il 2016 e 2017 scelte all’unanimità dalla giuria istituita dal Mibact e presieduta da Marco Cammelli tra le 24 candidate.
Le città finaliste hanno presentato al Ministro Franceschini un dossier di candidatura definitivo con progetti,temi ed idee per la scelta della capitale italiana.
Alle due città vincitrici verrà assegnato un contributo di un milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.
Parte dunque adesso per le dieci finaliste il rush finale per aggiudicarsi la vittoria.
Ercolano,unica città campana in lizza,basa la sua candidatura su quattro punti:archeologia, turismo, sviluppo, legalità e trasparenza.
Tra i progetti proposti,presentati presso l’Auditorium della Rai,in una conferenza stampa introdotta dal direttore del Centro Produzione,Francesco Pinto,il rilancio del mercato degli abiti usati e i percorsi di street art.I fondi messi a disposizione dal Mibact inoltre verrebbero utilizzati per la nascita di start up di imprese creative,per i campi di volontariato internazionali su ambiente e archeologia, per dare vita a svariate mostre d’arte con in particolare un itinerario sul periodo napoletano del Caravaggio e per riqualificare definitivamente le ville più belle del Miglio d’oro,il Santuario della Madonna di Pugliano,e l’approdo borbonico.
Il dossier è stato elaborato da una cabina di regia costituita da Comune, Museo Archeologico Virtuale, Herculaneum Conservation Project, Ente Ville Vesuviane, Unione Industriali di Napoli e da Forum dei Giovani e Pro Loco Herculaneum.
Entusiasta il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto: «A noi non interessa ottenere solo il riconoscimento di un milione di euro ma che questa vittoria possa diventare un volano di sviluppo non soltanto per l’economia. Questa occasione deve essere colta dalla comunità e noi dobbiamo creare delle strutture perché possa rimanere la capitale della cultura anche negli anni successivi. Il riconoscimento economico è importante per creare una serie di iniziative che possano far maturare una identità cittadina e l’orgoglio di essere nati in uno dei posti più belli del mondo. Questa è la mia sfida».
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