Non c’è due senza tre. Dopo il rifiuto di Afragola e di Acerra, arriva il terzo no alle riprese della fiction di Sky “Gomorra”. Sono più di 50 paesi ad aspettare con ansia l’uscita della seconda stagione della serie, prevista su Sky Atlantic a marzo/aprile. Il successo della prima infatti è stato enorme ed è, ad oggi, la fiction televisiva italiana più venduta all’estero. Ma chi pensava che le riprese sarebbero state facili si sbagliava.
Il primo rifiuto è stato quello del sindaco di Afragola Domenico Tuccillo, “rischia di vanificare il lavoro di riscatto in cui sono impegnati tanti cittadini, associazioni e questa amministrazione” – aveva spiegato. Dopo pochi mesi l’ha seguito il primo cittadino di Acerra, Raffaele Lettieri, che si dichiara deciso a “tutelare l’immagine della città in ogni sede opportuna” e a “evitare la spettacolarizzazione di stereotipi negativi già diffusi e malamente veicolati”.
Infine la richiesta è arrivata sulla scrivania del sindaco di Giugliano, Antonio Pozziello, pochi giorni fa. La produzione aveva chiesto di poter effettuare un sopralluogo in via Ripuaria, in via Caraffiello, sul litorale dove lo scorso maggio sono state già girate alcuno scene in luoghi privati e su un tratto della Circumvallazione esterna, ma il rifiuto di Pozziello è arrivato chiaro e forte. “La serie tv non mi piace: esalta il ruolo dei cattivi, generando emulazioni tra bande di ragazzini sbandati, crea eroi negativi che divengono modelli da imitare. Nell’eloquio tutt’altro che immaginifico. Nell’abbigliamento. Nella condotta a-morale. Gomorra fotografa certamente uno spaccato di società partenopea, ma non ci aiuta a sconfiggerla. Anzi! È un’opinione personale. Ma il personale ed il pubblico, quando si è sindaci di una città, spesso si sovrappongono” spiega in un lungo post su Facebook.
E conclude: “Giugliano cerca occasioni di riscatto. Ma soprattutto, Giugliano è diversa e distante dalla rappresentazione che ne ha già dato la serie Gomorra. Mi auguro che gli autori vorranno avere un rispetto ed una considerazione di questa città diversi da quelli che le hanno tributato in precedenza. In caso contrario, siamo pronti a portare la produzione in tribunale”.
Il dibattito è stata una prevedibile conseguenza alle citate dichiarazioni: c’è chi sostiene la serie tv e chi vuole difendere l’immagine della città. Insomma sembra che Gomorra 2 non abbia vita facile. Ai curiosi non resta che sperare in un set che accolga benevolmente la troupe.