Atripalda sotto schok: morto in vacanza Marcello Cucciniello, un giovane di soli 23 anni. Il ragazzo era in vacanza da una settimana insieme ad un amico nell’isola di Ko Samui in Thailandia, dove ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale mentre viaggiava a bordo di uno scooter. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dello scontro fatale costato la vita al giovanissimo atripaldese.
Il rientro della salma di Marcello è previsto per giovedì 17 Settembre, Il feretro giungerà nella cittadina del Sabato, dove vive la famiglia. Nella giornata di oggi, il corpo del giovane sarà trasferito a Bangkok per poi partire il giorno successivo su un volo predisposto a tale tipo di servizio, verso Roma. Successivamente, dalla capitale sarà poi trasportato ad Atripalda per la cerimonia funebre. Dato il fuso orario, cinque ora avanti, e le numerose ore di viaggio ancora non è possibile prevedere l’orario di arrivo ad Atripalda.
L’attesa, oltre ad essere rivolta alle celebrazioni per l’ultimo saluto al giovane ragazzo, è volta anche alle indagini degli inquirenti, al fine di chiarire le responsabilità dell’uomo alla guida del pick up Toyota dorato che, in manovra di sorpasso, ha colpito in pieno la moto su cui viaggiava Marcello sulla tangenziale di Samui nei pressi delle cascate Namuang. Il guidatore si era dato alla fuga senza prestare i primi soccorsi rendendosi poi irreperibile ed ora è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Secondo le autorità locali, la scena dell’incidente evidenzia un impatto ad alta velocità determinato anche il tipo di strada, la 4169, a scorrimento veloce e molto trafficata. Proprio per questo gli inquirenti hanno più volte chiesto ad eventuali testimoni oculari di farsi avanti.
La Santa Messa sarà celebrata presso la Chiesa del Carmine di via Roma o nella Chiesa Madre di Sant’Ippolito, viste le migliaia di presenze previste al rito funebre. Nel frattempo numerosi amici e conoscenti si uniscono al dolore dei familiari. Molte le frasi e i ricordi che scorrono sulla bacheca di Marcello, che restituiscono il ritratto di un ragazzo buono e solare.
Come Giovanni, un amico che esprime il suo sgomento per l’accaduto scrivendo: «Marcellino, ciò che ti ha sempre contraddistinto è stato il tuo sorriso, la tua capacità di trasmettere a quanti avevano modo di conoscerti l’allegria e il coraggio di affrontare qualsiasi vicenda. Ti confesso che ieri i miei occhi per un tratto hanno smesso di brillare, specialmente quando ho ripensato alle infinite giornate del Convitto, alle risate in piscina, agli attestati di stima che vicendevolmente ci scambiavamo. Tuttavia però, non posso permettermelo, in virtù di tutto il rispetto che ci siamo sempre mostrati..Oggi voglio rivolgerti il mio saluto terreno .Un abbraccio infinito da chi non avrebbe voluto mai che un ragazzo come te partisse per un viaggio così lungo».