Tre nuovi micronidi per la VI municipalità, nella periferia est di Napoli: nei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. L’inaugurazione di oggi è per il sindaco, Luigi de Magistris, l’occasione per sottolineare che “in un momento storico come questo in cui le politiche per le fasce deboli sono considerate lusso, abbiamo deciso di investire sui bambini”. “Tre nuovi nidi a San Giovanni, Barra e Ponticelli, – scrive de Magistris in una nota su facebook – orari più lunghi e servizi integrativi per la prima infanzia. La scuola e i nostri bambini sono stati sin dal primo momento al centro della nostra azione amministrativa. Ora ampliamo l’accoglienza nelle strutture comunali dei bambini di fascia 0-3 anni. Saranno infatti inaugurati lunedì con l’inizio dell’anno scolastico Tre nuovi nidi nei territori di San Giovanni a Teduccio (presso la scuola Scialoia, 11 circolo comunale), Barra ( presso l ‘ I.C. Rodino’), Ponticelli (lotto 0, 12 circolo comunale). A questi tre micronidi dell’area orientale di Napoli seguiranno, in quest’anno scolastico, strutture nei quartieri Vomero- Arenella (a breve presso l’I.C. Minucci), Chiaia San Ferdinando (nido in Vico S.Maria Apparente, apertura prevista per febbraio), Stella San Carlo (nido Piazzi, apertura prevista in primavera). Nel prossimo anno scolastico 2016-2017 si aggiungeranno poi asili-nido nei quartieri di Materdei, Fuorigrotta e centro storico. Tutta la città sarà progressivamente coinvolta nell’ampliamento della disponibilità all’accoglienza dei bimbi nelle nuove strutture. Inoltre dal mese di ottobre-novembre 2015 anche nella nostra città, soprattutto in quartieri bisognosi di misure per l’infanzia, molti nidi e scuole materne rimarranno aperti dalle 16-19 come ludoteche o spazi kids consentendo così non solo alle famiglie dei piccoli già iscritti di conciliare tempi di vita e di lavoro ma anche a tante altre mamme e papà di usufruire dei cosiddetti servizi integrativi anche in modo intermittente per far fronte alle esigenze e al lavoro con la certezza di affidare i propri figli in strutture ludico-ricreative ed educative pubbliche comunali.”