Ennesima notte all’insegna dei raid vandalici in via Manzoni, nel cuore della zona collinare di Napoli.
Giovani facinorosi e sfrontati si aggirano lungo le vie della Napoli bene per disseminare trambusto e devastazione, molestando la quiete dei residenti in zona ed arrecando ingenti danni a cose.
Vetri delle auto e delle pensiline delle fermate dei bus distrutti, mandati in frantumi dal malsano e distruttivo desiderio di trasgressione, covato dalle gang che si aggirano durante le ore notturne tra le strade della città, piuttosto che dalla perversa impellenza di evadere dalla noia, confacente alle mansioni abitualmente praticate dai giovani.
Perché andare a ballare o sorseggiare un drink, scambiando quattro chiacchiere tra amici, quando si può andare in giro a fare danni?
L’impunità, senza alcun dubbio, gioca un ruolo determinante nella predisposizione al vandalismo, in quanto fenomeno in sensibile ascesa tra i giovani napoletani.
La consapevolezza di farla franca e di non correre il rischio di imbattersi in pattuglie o in uomini in divisa, agevola la messa in pratica di quella barbara e scellerata condotta che manda legittimamente su tutte le furie i residenti in zona ai quali, all’indomani dell’ennesima notte animata da razzie e devastazione, non resta da fare altro che imprecare e quantificare i danni.