Si ritorna a sparare tra i vicoli di Napoli.
A cadere sotto una mitragliata di colpi d’arma da fuoco è il pregiudicato Pasquale Ceraso. Il 67enne con precedenti per omicidio, spaccio di droga ed associazione a delinquere è stato raggiunto da un colpo alla nuca e tanti, tanti altri su tutto il corpo, intorno alle 7.30 di ieri mattina.
Un agguato efferato, uno di quelli che non lascia possibilità di scampo né di fuga, Ceraso è morto a bordo della propria automobile, una Renault Twingo color grigio, parcheggiata all’angolo tra Discesa Sanità e vico Purità, strada che sfocia in via Santa Teresa degli Scalzi. L’uomo, vicino ai clan Misso e Tolomelli, secondo alcuni e Sequino-Esposito, secondo altri è stato ritrovato in seguito ad una telefonata giunta al 113.
La vittima era solita frequentare un circolo ricreativo della zona. In passato era finito nel mirino delle forze dell’ordine per l’attività del Lotto clandestino. I killer conoscevano le sue abitudini: era solito transitare al mattino presto nella zona, sempre in auto e spesso con il nipotino. Stamane, da solo, ha trovato la morte in un agguato.
Secondo alcuni indiscrezioni trapelate nel corso delle ultime ore, il movente dell’omicidio andrebbe ricercato tra le immagini che narrano la rissa consumatasi tra le gradinate della Curva A dello stadio San Paolo la scorsa domenica e che personificherebbe la risposta, concreta e tangibile, del clan dei baby-camorristi all’affronto subito durante quella che doveva essere una serata all’insegna del “sano tifo sportivo”.