La pizza napoletana, regina sulle tavole di tutto il mondo, merita di divenire patrimonio mondiale da tutelare. A sottolinearlo è l’ex Ministro dell’Ambiente italiano, Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.
Divenuto un prodotto d’eccellenza della tradizione gastronomica non solo partenopea, ma italiana, la pizza ha tutte le carte in regola per essere inserita nella lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità. Alfonso Pecoraro Scanio, si sta battendo perchè questo avvenga. Con il sostegno della chef Lidia Bastianich, impegnata a promuovere la cucina italiana negli Stati Uniti, l’ex ministro sta caldeggiando iniziative volte a realizzare tale obiettivo.
Circa un anno fa è infatti partita l’iniziativa #pizzaUnesco, petizione che ha già raggiunto 300mila firme grazie al supporto di 200 personaggi famosi italiani e stranieri, impegnati come ambasciatori del progetto. Qualora la richiesta di rendere la pizza patrimonio dell’Unesco trovasse accoglienza, l’alimento più famoso al mondo, rientrerebbe tra i 58 beni italiani tutelati.
La strada da percorrere per arrivare al prestigioso riconoscimento, è ancora lunga. Intanto per arrivare al raggiungimento di un milione di firme, a Napoli è stata organizzata, dall’1 al 6 settembre 2015, la manifestazione Napoli Pizza Village 2015, rassegna annuale dedicata alla pizza, che avrà tale scopo.
Per l’occasione è stato allestito anche un convegno il 2 settembre, in cui è avvenuta la presentazione del libro di Massimo Boddi, edito da Aracne, dal titolo #pizzaUnesco orgoglio italiano. L’evento ha previsto perfino un contest sulle pizze più originali del mondo, documentato sul sito www.pizzanelmondo.org.