Non è insolito dover necessariamente trattare, a Napoli, come nella maggior parte del meridione, con i parcheggiatori abusivi o cosiddetti guardiamacchine. Talvolta i parcheggiatori si improvvisano “proprietari e locatori di posti-auto” nei luoghi più frequentati della città, in prossimità di spiagge, discoteche, stazioni e zone panoramiche popolate da coppiette.
Uomini e ragazzi di tutte le età che chiedono, e spesso pretendono, un corrispettivo in monete per “un’accurata guardia” alle autovetture. Che si tratti di una sosta di 10 minuti o 2 ore il discorso non cambia, mentre cambiano le tariffe imposte nelle zone più elitarie.
Oltre a divenire una sorta di commercio per la produzione di servizi non richiesti dagli automobilisti, il fenomeno dei parcheggiatori abusivi diviene sempre più un fenomeno generatore di estorsioni e minacce che i parcheggiatori rivolgono agli automobilisti, e a danno delle auto, nel caso in cui i proprietari, non sarebbero disposti a pagare il “servizio” di monitoraggio della propria autovettura.
È questo il caso avvenuto a Napoli in via Sedile di Porto, altezza Calata Santi Cosma e Damiano. Protagonista della vicenda è un anziano parcheggiatore abusivo, un uomo di 66 anni, che ha minacciato di ritorsioni fisiche il proprietario di un’autovettura parcheggiata nella “sua” zona di monitoraggio, perché non disposto a pagare la tariffa imposta.
Il 66enne è stato prontamente arrestato per tentata estorsione dagli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, subito dopo la denuncia effettuata dall’ automobilista. L’anziano si trova attualmente ai domiciliari in attesa di giudizio per direttissima.