Un mese dopo quella folle manovra omicida compiuta in tangenziale, nel cuore della notte e a fari spenti, emergono i primi concreti e, al contempo, agghiaccianti dettagli relativi al movente.
“Perché lo ha fatto?”
Tante volte ce lo saremo chiesti, al cospetto del video che ritrae quell’inversione killer, all’altezza dello svincolo di Agnano. Tante volte se lo saranno chiesti i familiari di Aniello Miranda, il 48enne di Torre del Greco che viaggiava a bordo dell’auto che ha violentemente impattato contro quella di Mormile, tante volte se lo saranno chiesto i genitori di Livia Barbato, la 22enne che, invece, si trovava in quella stessa auto guidata da Nello, nonché sua fidanzata, di ritorno dalla consueta notte di schiamazzi consumatasi in un locale puteolano, dove, come ogni venerdì, Nello lavorava come dj.
In merito agli ultimi istanti di vita di Livia, in queste ore sono emersi nuovi ed inediti sviluppi: le mani piantate con energia nei sedili posteriori, in una posizione come di difesa, non lasciano spazio a dubbi, in merito all’approccio che la studentessa nonché promettente fotografa ha avuto con quel viaggio in tangenziale.
A un mese dall’incidente si cerca una spiegazione a quell’assurda manovra. Aniello Mormile, il dj che la notte tra il 24 e il 25 luglio scorso era al volante e ora è in carcere per omicidio, dice di non ricordare e tace su alcuni dei passaggi che sembrano cruciali per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Intanto dalle indagini degli inquirenti emergono i primi tasselli della dinamica.
Livia era sul sedile posteriore, si ipotizza terrorizzata. Le indagini sembrano dunque escludere al momento l’ipotesi, che era circolata inizialmente, che la ragazza fosse sui sedili posteriori a dormire. Pare che fosse lucida anche immediatamente dopo l’impatto, prima che le conseguenze dell’incidente si rivelassero fatali per lei.
Da quella terribile sera, gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire un puzzle che appare ancora intricato. Qualche tassello sta affiorando anche dall’esame del traffico telefonico sui cellulari dei due fidanzati. Uno fra tutti sembra destinato a incrociarsi con gli altri elementi emersi finora dalle attività investigative ed emerge da indagini svolte dai legali della famiglia di Livia e riguarda il particolare numero di telefonate che Nello risulta aver fatto a Livia durante l’intera giornata che ha preceduto la notte di follia in tangenziale. Cinque telefonate nel giro di breve tempo. E non è tutto.
Ad attirare l’attenzione e aprire a nuovi interrogativi c’è anche il fatto che dall’esame degli apparecchi telefonici risulta che il numero di Nello quel giorno non era più memorizzato nella rubrica del cellulare di Livia, come se lei lo avesse cancellato. Un mistero che s’infittisce, galvanizzato dalle indiscrezioni emerse all’indomani dell’interrogatorio investigativo sostenuto da Mormile lunedì scorso. Analizzando il telefonino del dj, infatti, è emerso uno scambio particolarmente intenso di messaggini tra Nello e una tale Marzia, una ragazza che a detta di amici e conoscenti non faceva parte del solito giro di amicizie frequentate da lui e Livia e dal tenore dei testi è apparso abbastanza evidente che tra i due ci fosse qualcosa di più di un’amicizia, una storia, una relazione che Nello stava vivendo parallelamente a quella con Livia, di cui nessuno sospettava, di cui Livia forse aveva avuto sentore. Una storia parallela che Nello, nel corso dell’interrogatorio con i magistrati, ha ammesso seppure minimizzandola, descrivendola come una “distrazione”, un flirt fatto di qualche messaggio e uno o forse due baci, nulla di serio.
I genitori e il fratello di Livia, rappresentati dall’avvocato Andrea Ragozzino, vogliono giustizia e verità e stanno facendo di tutto per fornire un contributo il più possibile utile al lavoro degli investigatori e della magistratura a cui hanno espresso piena fiducia. Il grande nodo da districare resta per ora il perché il giovane dj quella notte abbia deciso di fare improvvisamente inversione a U sulla tangenziale e procedere contromano e a fari spenti fino allo schianto fatale per la sua fidanzata 22enne e per Aniello Miranda, il 48enne di Torre del Greco uscito di casa all’alba solo per lavoro. Da un mese Mormile è in una cella di Poggioreale, unico indagato con l’accusa di duplice omicidio. Lunedì per la prima volta ha rotto il silenzio e ai pm ha iniziato a dare qualche risposta. Il suo rapporto con Livia, con altre persone e soprattutto con Marzia, su questi argomenti è stato chiamato a fare chiarezza, ma sui punti cruciali della dinamica del folle viaggio in tangenziale si è fatto scudo di vari “non ricordo“. Non è escluso che gli inquirenti decidano di riascoltarlo.