Una 35enne di Verzino, Maria Scarpino, è deceduta al “San Giovanni di Dio” di Crotone nella notte tra martedì e mercoledì. L’Asp dispone un’indagine interna.
La donna era in attesa di 2 gemelli, giunta al sesto mese di gravidanza, purtroppo insieme alla donna sono deceduti anche i figli. Maria Scarpino era stata ricoverata lo scorso 22 agosto, a causa di forti dolori addominali, che sono man mano aumentati la scorsa notte, quando ha perso la vita.
Maria, già madre di un bambina di tre anni, era un’infermiera professionale e lavorava in una struttura sanitaria in provincia di Cosenza. Da quanto emerso, la donna soffriva di una patologia e proprio per l’aggravarsi di questa patologia era stata sottoposta a una Tac. Ancora non è nota la causa della morte, ma vi è il rischio che si tratti di un caso di malasanità, per questo i familiari hanno presentato un esposto e la Procura ha conseguentemente aperto un’inchiesta.
Il marito di Maria Scarpino ha infatti presentato la denuncia alla Procura della Repubblica di Crotone, facendo riferimento ad “inadempienze da parte dei medici“. Dopo la denuncia quindi, la Procura ha aperto un’inchiesta per verificare le cause della morte della donna e dei due gemelli che portava in grembo ed accertare eventualmente la responsabilità dei sanitari coinvolti.
La direzione aziendale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha «tempestivamente disposto un’indagine interna» per accertare le cause della morte della donna. A darne notizia è la stessa Azienda sanitaria mediante un comunicato in cui si esprime «profondo cordoglio e vicinanza ai familiari della signora. Proponendosi l’approfondimento di ogni circostanza utile alla comprensione dello svolgimento degli accadimenti e individuare eventuali criticità, la direzione aziendale – si aggiunge nel comunicato – ha tempestivamente disposto una indagine interna al fine di ricostruire dettagliatamente le circostanze cliniche e chiarire i vari contesti di lavoro».
«Ad ogni modo l’Azienda – prosegue il comunicato – si rimette alle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Crotone, alla quale sarà fornita ogni collaborazione richiesta per concorrere insieme ad essa a fornire utili elementi di valutazione. Nel rispetto del dolore dei familiari, l’Azienda, sulla vicenda, manterrà il più stretto riserbo rendendosi disponibile a offrire il dovuto supporto ai familiari».