È l’incubo di ogni passeggero, la situazione nella quale, mai e poi mai, nessuno vorrebbe ritrovarsi: quella che con maggiore frequenza trova rappresentazione nell’ambito delle pellicole cinematografiche piuttosto che nella vita reale.
Tuttavia, l’episodio consumatosi quest’oggi è valso a generare attimi di autentico e concitato terrore a bordo del volo Alitalia AZ2016 colpito da un fulmine durante la rotta da Fiumicino a Linate.
Erano da poco trascorse le 9.00 di questa mattina, quando i passeggeri, per cause di forza maggiore, sono atterrati a Capodichino.
Una manovra di emergenza causata dal danneggiamento del muso anteriore dell’aeromobile colpito in pieno da un fulmine. Sangue freddo e professionalità dei piloti hanno evitato il panico a bordo e riportato il velivolo nel primo aeroporto disponibile per un atterraggio di emergenza. Sul posto, a Capodichino si alternano da stamane, le forze dell’ordine inclusi vigili del fuoco e militari della Nato. Anche operatori del 118 sono intervenuti per accertarsi che non ci fossero feriti o passeggeri traumatizzati. Non ci e stato alcun bisogno di soccorsi sanitari ed il velivolo è stato sottoposto alle verifiche tecniche per valutare l’accaduto e il danneggiamento riportato.
Chicchi di grandine della grandezza di palline da tennis, uno scossone e un breve momento di spavento seguito dalle rassicurazioni da parte del personale dell’aereo: questo è quanto hanno raccontato i passeggeri arrivati all’aeroporto di Linate, in merito all’atterraggio di emergenza del volo Roma-Milano di stamane.
Al loro arrivo i passeggeri sono stati radunati al gate partenze A5 dove sono stati rifocillati. Sono stati forniti loro telefoni nel caso avessero voluto informare i familiari. Venti non hanno voluto proseguire in aereo ma hanno preferito il pullman. I rimanenti, invece, sono ripartiti per Linate alle 14.11 con un volo Alitalia. L’aeromobile colpito dalla grandine e da un fulmine ora è nell’hangar di Atitech per le verifiche e le riparazioni. Anche se non è così frequente, è stato spiegato dai tecnici, la violenza della grandinata abbinata alla velocità dell’aereo può provocare danni come quello registrato oggi.