Da qualche anno, i maschietti veneziani o i turisti da tutte le parti del mondo, “rischiano” di imbattersi in un gondoliere donna: la prima a dare il via a questa svolta è stata Giorgia Boscolo e, al momento del primo giro ufficiale in gondola, aveva solo ventitré anni.
Era il 13 agosto 2010.
Ma chi è questa coraggiosa, pronta a superare le solite critiche che arrivano sempre a braccetto con le novità?
Giorgia, a dispetto della giovanissima età, è una moglie e una mamma di due splendidi bambini. Per poter accedere a questa professione, ha regolarmente superato l’esame di ammissione, è entrata nella scuola di formazione in qualità di sostituto gondoliere. Nella graduatoria si era piazzata a pari merito con un gondoliere uomo, ma poi lo ha scavalcato perché più giovane.
Ha seguito il tirocinio ed è stata autorizzata, in veste di secondo gondoliere, di traghettare i turisti da una sponda all’altra del Canal Grande. Ad affidarle questo compito erano stati il Comune di Venezia e l’Ente Gondola.
Queste le sue parole, che suonavano solenni, ai giornalisti: “Questa è la seconda volta che provo a diventare gondoliere: la prima, due anni fa, è andata male per un soffio. Non ci credevo e ho ancora la testa fra le nuvole. Sono contentissima di poter realizzare il mio sogno, coltivato fin da piccola. Certo, ho ancora la scuola per sostituto gondoliere da frequentare e ci sono altre prove da affrontare. Ma il primo passo è fatto. Ringrazio tutti i gondolieri di Santa Sofia per il loro aiuto e per avermi prestato le gondole con cui allenarmi per le prove pratiche (…).
Voglio assolutamente fare il mestiere di gondoliera: non intendo acquisire una qualifica professionale solo per appenderla al muro. Certo, nell’ambiente sono tutti uomini, ma cercherò di farmi benvolere, di essere seria nel lavoro e di rispettare la categoria. Mi auguro di avere presto delle altre colleghe”.
E alla fine ce l’ha fatta: come papà Dante, che ha sempre visto come modello di vita, anche lei è un gondoliere a tutti gli effetti.
L’eleganza nella sportività, i tratti somatici chiari su un fisico palestrato, la democrazia che rompe la tradizione secolare della ex Repubblica Serenissima: in ben novecento anni, non si era mai vista una donna nei panni di gondoliere.
Il presidente dei gondolieri, Aldo Reato, aveva commentato: “Era giusto ed inevitabile che anche noi ci adeguassimo al mutamento dei tempi. Personalmente accolgo Giorgia nella categoria con orgoglio e con affetto, augurandole di vivere la gondola nel modo più genuino e di amare la laguna come hanno fatto i suoi padri; anche lei, come noi, primi custodi e sentinelle di un patrimonio artistico, storico ed umano inimitabile”.