L’affascinante dottoressa del Chelsea, Eva Carneiro, ritorna sotto le luci dei riflettori, suo malgrado. Stavolta, a scatenare la polemica è il vulcanico special one, Josè Mourinho.
Tutto ha avuto inizio sabato scorso, quando la dottoressa è entrata in campo per soccorrere Hazard, con il Chelsea già in 10 per l’espulsione di Courtois, lasciando per qualche minuto in 9 la squadra. Una decisione che non è andata giù a Mourinho che prima ha criticato la dottoressa utilizzando parole piuttosto esplicite e severe, per poi passare alle vie di fatto: la Carneiro resta formalmente nello staff medico della prima squadra ma lo ‘Special one’ ha ottenuto che non andasse più in campo, non assistesse più agli allenamenti, né stia in albergo con la squadra. Così «non dovrebbe essere in panchina nella partita di domenica contro il City».
Le parole usate da Mourinho contro Eva Carneiro, del resto, non lasciavano adito a dubbi: «Entrando in campo, ha costretto Eden a uscire e mi ha lasciato con 8 giocatori in campo, anche se sei un medico o una segretaria, in panchina devi capire il gioco. Se entri in campo per aiutare un giocatore devi essere sicuro che abbia bisogno».
L’avvenente dottoressa 41enne originaria di Gibilterra, dal suo canto, attraverso i social network, nei giorni precedenti aveva diramato un messaggio volto principalmente a ringraziare le persone che le avevano tributato solidarietà, al cospetto di quell’attacco intransigente da parte dell’allenatore dei Blues: “Mi piacerebbe ringraziare il pubblico per il grande appoggio ricevuto – ha scritto la dottoressa – L’ho apprezzato davvero moltissimo”.
Una notizia che conferma come e quanti pregiudizi siano ancora ed insistentemente correlati alla figura femminile in ambito calcistico. Secondo i tabloid inglesi, difatti, Mourinho è più infastidito dalla bellezza della dottoressa che da altro. Femminilità quale sinonimo di distrazione e fattore scatenante che può concorrere a svilire concentrazione e tenuta atletica. Queste le ipotesi che sviliscono la professionalità di un dottore, solo perché donna?