Nascono a Napoli gli “street store” per persone “senza fissa dimora”. Sono dei posti, dei ‘’negozi”, dove i cittadini possono donare i propri abiti smessi o oggetti che possano essere utili ai “senza tetto” o in gravi difficoltà economiche. Tutto quanto donato viene rigenerato a cura delle equipe degli Street Store per essere rimesso a disposizione di chi ne avesse bisogno.
La nascita di questi “negozi di strada” è stata promossa dell’amministrazione comunale di Napoli, guidata da Luigi de Magistris, che oggi ha approvato una delibera per la “promozione dell’attivazione di Street Store per persone senza dimora o in condizione di grave disagio economico sul territorio cittadino”. Questo tipo di iniziativa è diffusa in altri Paesi ma non ha precedenti in Italia. La delibera è stata proposta dall’assessore comunale al Welfare, Roberta Gaeta, che ha presentato anche un’altra delibera, approvata dalla Giunta, per migliorare le condizioni di vita dei “senza dimora” della città. Prevede la riorganizzazione e la riqualificazione del Servizio di Unità Mobile di Strada e la presenza in strada di operatori qualificati che assicureranno assistenza, accompagnamento, supporto psicologico, orientamento e informazioni. In base a questa delibera, l’Unità Mobile in servizio attualmente a Napoli sarà affiancata da altre due equipe che così potranno raggiungere altri aree del territorio cittadino.
‘’Street store” è un’iniziativa sorta e sviluppatasi internazionalmente da un punto di distribuzione benefica di indumenti a Somerset Road, una strada popolare e super affollata di Cape Town, in Sudafrica. Era il 14 gennaio 2014 e dopo aver tirato su tende e grucce per gli abiti da distribuire, i volontari dell’associazione umanitaria The Haven on Napier e dell’Istituto Salesiano cominciarono ad ordinarli e ad esporli in modo che i senza tetto della zona avessero la possibilità non solo di ricevere abiti, ma di sceglierli. Indumenti puliti e sistemati secondo sesso, taglie e misure. Abiti e scarpe da adulti e bambini in esposizione, con possibilità di scegliere e misurare. Un modo per rimettere la persona al centro, con i suoi gusti e la sua corporatura. A Somerset Road oltre 1.000 persone senza soldi e fissa dimora in pochi giorni hanno potuto mettere insieme l’abito che volevano. Un vestito, che per molti, è stato il primo che fossero mai stati in grado di scegliere autonomamente. Da allora The Street Store conta già 150 succursali in 65 città del mondo. L’esperienza è stata infatti rapidamente riproposta in 21 altri paesi: dal Canada ad Israele, passando per il Messico, l’Inghilterra, il Ghana, l’Honduras, l’Argentina, la Norvegia, il Giappone, gli Stati Uniti, l’Italia. Si ha l’impressione che i paesi che aderiranno a questa iniziativa diverranno molti di più.
Sono più di duemila i “senza fissa dimora” a Napoli, in maggioranza stranieri, con problemi di alcool e droga. In giro per la città si vedono decine di persone per terra, sempre più spesso abbandonate. Ma questa volta no! Grazie a Roberta Gaeta, gli “invisibili” hanno un motivo in più per sentirsi tutelati e, soprattutto, per sorridere.