Orrore a Sarno per effetto di un accaduto che ha disseminato elevato sconcerto non solo tra le persone del posto, ma che ha saputo gelare il sangue nelle vene a tutti coloro che al cospetto di un abuso maturato su un minore, proprio non riescono a rimanere indifferenti.
Una bambina di appena tre anni è l’ennesima vittima di una mente perversa, malata, riprovevole.
La piccola è giunta già cadavere in ospedale e il corpicino presentava vistosi lividi e gravi lacerazioni nelle parti intime.
Si sospetta che la piccola sia morta proprio in seguito a sevizie e violenza sessuale.
La piccola Lidia, di origini romene, è arrivata pronto soccorso dell’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno intorno alle 22 dello scorso mercoledì sera, accompagnata dal papà. Nuda, con addosso solo un paio di mutandine, dal collo fino alle gambe piena di lividi e segni di violenze. I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, avvenuto probabilmente per un’emorragia interna e hanno subito allertato i carabinieri. Ascoltato per ore il papà e alcuni amici dell’uomo. Nel mirino degli inquirenti sono finiti proprio il genitore della piccola e alcuni vicini di casa.
La piccola viveva a San Marzano sul Sarno col papà, divorziato perché la moglie e mamma della bimba, li ha lasciati da tempo per andare a vivere in Romania. È stato proprio l’uomo, messo sotto torchio dai militari, ad indicare i vicini quali sospettati della violenza sulla piccola. Ogni mattina, infatti, l’uomo lasciava ai propri vicini di casa la piccola Lidia per poter andare al lavoro. Dopo le dichiarazioni del padre, i carabinieri, durante la stessa notte, hanno prelevato anche i vicini portandoli nella caserma di via Sodano.