Venerdì 31 luglio dalle ore 20,30 in Piazza Miraglia, all’ombra della trecentesca chiesa di san Pietro a Majella e quindi in prossimità delle mura di confine della Neapolis del V secolo a.C. che ancora si possono ammirare in parte nella odierna Piazza Bellini, il teatro e la musica delle nuove tendenze partenopee, Salvatore Viscovo, in arte onVroad con il progetto teatrale Delirio Creativo di Raffaele Bruno ed i Sonora Mundi, promuoveranno il progetto dell’Associazione I Sedili di Napoli – Onlus per la salvaguardia e la tutela delle innumerevoli memorie storiche, culturali ed artistiche, disseminate lungo tutto il reticolo della città antica: “Sembrano pietre…ma sono Radici”. L’evento, con la direzione artistica di Enzo Evangelista, sarà presentato dalla giornalista Maria Consiglia Izzo, redattrice di DeArte, “redazione” formata da giovanissimi cittadini di Torre del Greco che affianca l’Associazione I Sedili di Napoli, nelle sue diverse attività socio-culturali. L’evento è stato fortemente voluto dai Consiglierei della II Municipalità del Comune di Napoli, Ciro Gentile e Vincenzo Angrisano che hanno dichiarato: <<il progetto dell’Associazione I Sedili di Napoli è un’opera meritoria perché tende a valorizzare porzioni del nostro territorio abitualmente non prese in considerazione della Istituzioni e che pure hanno visto, nel corso dei secoli, lo scorrere di vicende belle e tristi; eventi drammatici e di grande gioia, come eterne sentinelle e testimoni della storia della Città. Bisogna sostenere questa iniziativa e la scelta di Piazza Miraglia per la prima presentazione del progetto, non poteva essere che condivisa>>.
Nel corso della serata, l’artigiano di arte presepiale Michele Buonincontro offrirà al giovane ma già affermato attore cine-televisivo nonché autore e regista Francesco Albanese, una pregiata statuina dallo stesso artigiano appositamente realizzata e raffigurante Pulcinella, la maschera napoletana più famosa nel mondo ma che – dichiara Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione I Sedili di Napoli – non esprime solo la “teatralità” tipica partenopea ma fa da ponte tra il grande passato nobile della nostra Città ed un futuro carico di Speranza per e con i giovani napoletani, rappresentati nell’artista che viene simbolicamente premiato e da quelli che si esibiranno sul palco offerto dall’Amministrazione Comunale e che ringraziamo per la condivisione della nostra attività>>.
L’evento si chiama: “Quando c’era Porta Donnorso” a ricordare ai Napoletani che nel luogo prescelto per la presentazione del progetto di restauro conservativo delle “pietre di spoglio”, un tempo sorgeva una della porte di accesso alla Città. Infatti, in epoca greco-romana, nelle immediate vicinanze si apriva la famosa Porta Cumana o Puteolana, sostituita poi, in epoca medievale da un’altra porta, abbattuta definitivamente in epoca vicereale e che prese il nome dalla famiglia patrizia Orso: Porta Donnorso!