La storia della 19enne Alessia Nocerino, giovane ed impavida imprenditrice napoletana, ha impressionato e coinvolto l’opinione pubblica nazionale, grazie ad un servizio andato in onda su Italia 1 e confezionato da “Le Iene”. Alessia, insieme ad altri soci, ha voluto investire sul suo futuro rilevando un garage nei pressi del nosocomio di via Marina, una strada in cui la presenza dei parcheggiatori abusivi rivendica una minacciosa egemonia. Una realtà, quella in cui giace il garage della giovane imprenditrice, che ha saputo conquistare le luci dei riflettori anche per effetto di alcune cruente immagini divulgate attraverso un video che ritraeva una colluttazione proprio tra un parcheggiatore abusivo ed un automobilista, con il primo che si scagliava con irruenza contro il secondo, aggredendolo con calci e pugni, tra l’omertosa indifferenza dei passanti.
Non ci stava Alessia a lasciare che l’illegalità, il crimine, la cinica ferocia che contraddistingue l’operato di chi “sta miez’ a via” prendessero il sopravvento, distruggendo il suo legittimo sogno di assicurarsi una vita semplice, dignitosa, distesa. E, soprattutto, onesta.
Lo scorso gennaio Alessia ha avviato la sua battaglia, attraverso una denuncia vibrante, ferma, determinata indirizzata a tutte le autorità e supportata dai media.
«Oggi posso dire che i segnali di vittoria sono evidenti – ha dichiarato la giovane imprenditrice – il garage comincia ad accogliere le auto che prima venivano intercettate dagli abusivi. La lotta non è finita, ma la speranza di poterli allontanare definitivamente un giorno è forte». E anche mentre studiava per l’esame di stato, Alessia non ha trascurato neanche per un attimo la sua attività.
In quello stesso ufficio, dove sono collocate le telecamere ed i pc e gli oggetti che contraddistinguono la sua vita di studentessa, gli appunti e gli stralci della sua tesina, si fondono con quelli che animano l’attività dell’imprenditrice e tra i quali spicca la documentazione per poter adottare insieme a Tano Grasso, il presidente dell’antiracket, la piazzetta proprio dietro il garage. «È lì che gli abusivi fanno parcheggiare le auto – racconta Alessia Nocerino – abbiamo chiesto di adottare quella piazzetta chiamandola piazzetta ‘de-rackettizzata’, vogliamo installarci delle giostrine e restituire lo spazio al quartiere che desidera la normalità, quella che si concretizza attraverso le azioni legali che stiamo riuscendo a conquistare grazie al supporto del Comune, in particolare con la vicinanza dell’assessore Alessandra Clemente».
Nel frattempo, il primo segnale di legalità rilevabile in quella zona, ha la forma e il colore delle strisce blu. Gli stalli per la sosta autorizzata dal Comune e dalla polizia municipale sono stati disposti lungo via Marina, lato pronto soccorso dell’ospedale, via Einaudi, via Fiumicello e altre strade adiacenti. Ci sono anche strisce bianche per moto ed auto e quelle per il carico e scarico delle merci. Mancano ancora i parcometri e la segnaletica verticale. E non appena concluso il tutto non si tratterà di una semplice operazione di mobilità, dell’installazione di un autentico presidio di legalità sul territorio.
«Abbiamo aperto da nove mesi circa e solo oggi posso dire di cominciare a sperare di poter andare avanti» racconta Alessia. Il rapporto cucito con le istituzioni e la solidarietà ricevuta tramite mail o messaggini dai suoi coetanei napoletani le ha dato la voglia di continuare a lavorare. «Mi piace essere sostenuta contemporaneamente dalla speranza e dalla sicurezza – ha sottolineato Alessia rivolgendosi anche al sindaco De Magistris che ha ringraziato per l’impegno – intendo la speranza di non essere abbandonata finendo nel dimenticatoio di tante persone che si sono attivate per me, e la sicurezza che la mia vicenda possa diventare un esempio ed una speranza per tutti coloro che non abbandonano Napoli e combattono contro il malcostume, l’illegalità e l’indifferenza. Del resto ho una grande fiducia nella giustizia, so che c’è un fascicolo aperto in Procura e sono sicura che le indagini daranno i loro frutti».
A prescindere dal voto con il quale questa giovane donna conseguirà la maturità, il suo impegno, il suo esempio merita di essere suggellato, senz’altro, dalla lode.
Una 19enne anomala, Alessia, con la testa sulle spalle ed un senso di concretezza raro da riscontrare nell’indole dei maturandi. Ancor più, il coraggio e la forza palesati dalla ragazza, dimostrano di aver già scritto una pagina cruciale nell’ambito della storia della coscienza sociale di un popolo che troppo spesso lascia che lo sconforto prenda il sopravvento su quell’orgoglioso desiderio di riscatto che, da sempre, rappresenta un sostanziale ed imprescindibile elemento trainante dell’anima partenopea.