Una cucina a 4 ruote: questa è l’ultima frontiera dello street food. Così, banchetti e carrellini con il posto fisso vanno in pensione, ora il cibo da strada, sempre più gourmet e ricco, si fa su ruote e motore.
Vere e proprie cucine che sfrecciano per le città, camioncini che al momento del pranzo si riscoprono bar, friggitorie e ristorantini etnici o tradizionali, uno storico pulmino walkswagen, uno spartano rimorchio o un tre ruote d’epoca, tutto è lecito, basta attrezzarli con forni, piastre, frigo e dispense, e trasformarli in veri e propri food truck, ovvero “camioncini del cibo”, per deliziare affamati in qualsiasi momento e in qualsiasi punto della città.
la rivoluzione del food truck sta trasformando l’offerta del cibo su ruote per struttura e qualità, come ben testimoniano i festival dedicati che punteggiano il calendario gourmet della nostra estate, in un inseguirsi di sandwich firmati da cuochi d’alta cucina e degustazioni di finger food, cocktail da mangiare e abbinamenti con birre artigianali.
Si assiste così a un duplice cambiamento che riguarda tanto il palato quanto il concetto di cibo da strada. In quanto al gusto, selezionare adeguatamente le materie prime e alzare il livello tecnico significa differenziarsi dal mare magnum di hot dog e pop corn, collocarsi nella scia della nuova gastronomia d’autore, dare legittimità a menù dai prezzi non proprio stracciati.
Il fenomeno, come spesso accade, è nato e si è diffuso negli Stati Uniti ormai da qualche anno ma lentamente sta dilagando anche in Europa e perfino nelle città italiane iniziano a far capolino simpatici furgoncini colorati dai quali si servono gustosi panini, pizze, dolci, fritti e piatti della tradizione.
Inoltre, grazie al patto di mutuo soccorso con i neo-ristoratori furgonati, i produttori virtuosi di mozzarelle, carni, verdure, pani, olio diventano protagonisti dei bocconi prêt-à-porter, con tanto di nome e logo sulle lavagnette che campeggiano davanti al bancone.
I venditori ambulanti si sono così adattati alla nuova moda e alle esigenze della cliente; da un lato allargando pian piano l’offerta gastronomica, visto il dilagare di una crescente curiosità per la cucina etnica o innovativa, dall’altro rinnovando forma e aspetto. Da non sottovalutare poi, il fatto che una cucina mobile su 4 ruote è più comoda per spostarsi e permette di appostarsi in punti diversi della città o partecipare a festival e sagre.
Dagli aperitivi al dessert, chef itineranti, perfetti sconosciuti o titolati, scendono in strada con i loro menù. Cibo poco costoso, etnico o tradizionale. Un fenomeno che, all’ora della pausa pranzo o dello snack pomeridiano, spopola nel mondo e che adesso dilaga anche in Italia.
Più di 50 festival in tutta Italia che hanno attirato circa 600 mila visitatori nell’ultimo anno, con punte di oltre 100 mila presenze registrate al Torino Street Food Parade. Questi rappresentano i numeri del “Food truck“.