La giornata di Aniello Miranda era solita iniziare quando quelle dei giovani più scalmanati si apprestano a volgere al termine.
Alle 4.35 dello scorso sabato, però, qualcosa è andato diversamente rispetto al consueto e la vita di Aniello è volta al termine insieme a quella di una ragazza di 22 anni, complice la follia di un 29enne guidatore scellerato.
Aniello Miranda non era un superstite del popolo della notte di ritorno da una notte di schiamazzi, tutte le mattina si alzava prima dell’alba per recarsi ad acquistare il latte dalle aziende e poi rivenderlo agli esercizi commerciali della Campania. Questo era il suo lavoro. Era così che Aniello si guadagnava da vivere.
Percorrere quel limbo d’asfalto, a ridosso delle prime luci dell’alba, rappresentava un frammento di quella quotidianità che abitualmente contornava la sua vita. Eppure, quello compiuto a cavallo tra venerdì e sabato, si è tristemente rivelato essere il suo ultimo viaggio di lavoro, oltre che della sua vita.
Aniello Miranda, 48 anni di Torre del Greco è morto sul colpo, allorquando la sua Fiat Panda si è schiantata frontalmente, alle ore 4.35 sulla Tangenziale di Napoli, contro la Renault Clio guidata contromano dal 29enne Aniello Mormile risultato positivo al test dell’etilometro. L’uomo, originario di Santa Maria la Bruna civico 76, marito e padre di due figli, un ragazzo di 18 anni e una 16enne, viene compianto e descritto da chi lo ha conosciuto e vissuto, come un onesto lavoratore, una persona tranquilla. Titolare di una ditta individuale di commercio all’ingrosso registrata come “intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco”, tra i cui maggiori fornitori figura l’azienda Yma-Latte e Yogurt, il cui stabilimento principale è ubicato a Pignataro Maggiore, a Caserta. Silenzio, sgomento ed incredulità regnano presso la G.i.a.l Srl di via Bottari a Torre Annunziata, deposito vesuviano del latte Yma, in cui era solito recarsi il 48enne. Anche quella notte era andato lì e, come di consueto, si era messo in viaggio per raggiungere un altro deposito situato a Pozzuoli. Ma lì, al deposito di Pozzuoli, venerdì notte, non è mai giunto.
L’uomo è morto sul colpo, senza avere, probabilmente, nemmeno il tempo di capire cosa stesse accadendo. Come se questo potesse, in qualche modo, fornire una motivazione plausibile alla morte ed, ancor più, ad una morte come questa.
Aniello: lo stesso nome per due protagonisti/antagonisti della stessa, agghiacciante vicenda.
Da un lato Mormile, 29 anni, di ritorno da una serata trascorsa in un locale a Pozzuoli in compagnia della sua ragazza e che, ad un certo punto, nel bel mezzo della tangenziale, con flemmatica pacatezza, compie un’inversione di marcia che lo porta a macinare ben cinque chilometri di strada, prima di schiantarsi contro l’auto dell’”altro” Aniello.
Aniello Miranda, 48 anni, padre, marito, lavoratore è morto così: mentre si stava recando a Pozzuoli, sopraffatto dall’azzardata manovra messa a segno dal delirio di un uomo, ubriaco ed incosciente.