Un vasto incendio è divampato a Gianturco, nella periferia orientale di Napoli, la cui estesa ed allarmante portata è stata spaventosamente attestata dall’alta colonna di fumo nero, visibile a distanza e da diverse zone della città.
Sul posto, i vigili del fuoco sopraggiunti per sedare le fiamme e gli uomini della polizia stanno svolgendo i rilievi del caso per individuare il luogo d’insorgenza dello stesso incendio, quindi se da un deposito di proprietà di cinesi o da un capannone.
Il temporale sopraggiunto nel pomeriggio rema decisamente a favore del lavoro dei vigili del fuoco, ma il vento che ha introdotto la tempesta ha consentito alle fiamme di estendersi. L’intera zona è stata evacuata, in blocco per circa mezz’ora anche il traffico ferroviario sulla linea 2 della Metropolitana (Pozzuoli-San Giovanni/Barra) all’altezza della stazione di Gianturco. Le fiamme, infatti, lambiscono i binari della linea ferroviaria. Probabile che ad esplodere sia stata una bombola di gas.
Si tratta del secondo incendio, maturato nel giro di poche settimane, divampato nella medesima area, nella quale è fortemente radicato il business dei cinesi in terra partenopea, presenti in maniera particolarmente massiccia proprio nella zona di Granturco.
Così come è avvenuto in corrispondenza del primo episodio, anche in questa circostanza appare piuttosto difficile comprendere “il bersaglio” oggetto dell’azione che ha tutta l’aria di essere di matrice dolosa: i commercianti cinesi o il centro operativo della direzione investigativa antimafia?