Si è impegnata e con dedizione ha raggiunto gli obiettivi che nella sua vita si era prefissata.
Giovane, coraggiosa, intraprendente, caparbia: queste le carte in regola in suo possesso per permetterle di diventare, a quest’età, così famosa, ma prima ancora così preparata nel suo insolito mestiere.
Ci vuole la grinta, l’ambizione, l’umiltà. La stessa che ti permette di attraversare lunghi periodi di sacrifici e rinunce, quando i tuoi coetanei hanno tempo per divertirsi, per fare shopping, per crearsi una famiglia. Mentre tu continui a studiare e lavorare, perché credi di più in un progetto che coinvolge non solo te stesso ma l’intera umanità.
Avevamo parlato del suo ritorno in quest’altro articolo: Il ritorno della Cristoforetti sulla Terra, quando era atterrata in Kazakistan nel primo pomeriggio dell’11 giugno, dopo sette mesi di missione “Futura”.
Dieci esperimenti, soprattutto nell’ambito della medicina, della fisiologia e della fisica, che l’hanno portata a diventare un’eroina nazionale e mondiale, uno dei vanti italiani, per giunta donna.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’aveva accolta così: “Ben tornata a casa AstroSamantha! L’aspetto al Quirinale per manifestarle, da parte di tutta la comunità nazionale, sentimenti di profonda stima e gratitudine”. Ora, finalmente, l’ha incontrata in Quirinale per consegnarle il titolo di “Cavaliere di Gran Croce” dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Il pranzo è avvenuto a Palazzo Chigi, insieme al premier Matteo Renzi.
I controlli medici di routine l’avevano trattenuta oltreoceano per degli accertamenti causati da questo cambiamento repentino di stile di vita, ma alla fine è tornata in Italia, dando inizio ad una serie di incontri, conferenze e premiazioni che la vedranno impegnata in giro per lo stivale per un bel po’.
Fonti Ansa riportano le parole della donna: “È stato un grande onore potere incontrare il presidente e tramite lui sentire il calore degli italiani e delle italiane. Spero in qualche modo di poter contribuire all’esplorazione spaziale da terra rendendomi utile anche attraverso l’esperienza che ho vissuto e poi, naturalmente, conservo la speranza di tornare nello spazio”.
Superato il velo di timidezza iniziale davanti al presidente, ha dichiarato che lo spazio “è un posto bello, dove mi sono sentita a mio agio fin da subito. (…) È un posto dove si lavora bene: si lavora bene in squadra, si lavora bene con i colleghi, si lavora bene con il centro di controllo a terra; un ambiente bello dove si respira la passione e la dedizione delle persone e dove si lavora davvero bene”.
Ma è più semplice vivere nello spazio o sulla Terra? La Cristoforetti sostiene: “Abituarsi alla leggerezza dello spazio è molto facile, riabituarsi alla pesantezza della Terra richiede un po’ più di tempo”.