.Attimi di angoscia che hanno accompagnato i vani tentativi dei medici di rianimare il piccolo, morto per un arresto cardiocircolatorio.
Ecchimosi sul volto del bambino, ubicate in prossimità del naso, hanno alimentato i sospetti dei medici, che hanno da subito provveduto ad allertare i Carabinieri della locale caserma. Lividi che i parenti del piccolo hanno giustificato con una caduta accidentale, avvenuta pochi giorni prima della tragedia. Un incidente domestico che a giudizio dei medici potrebbe essere all’origine della morte del bambino, dai risvolti tutt’altro che chiari. Il medico legale, incaricato dalla Procura, non ha infatti escluso che le ecchimosi siano compatibili con una caduta accidentale.
Per fare luce sulla tragica vicenda, la Procura della Repubblica ha disposto il trasferimento della salma presso l’obitorio dell’Ospedale per l’esame autoptico, da effettuarsi nei giorni a venire.
Una morte prematura avvenuta contemporaneamente a quella che ha portato con sé un bimbo pachistano di 4 anni, che lo scorso 19 luglio è annegato nel fiume Isarco, presso Bolzano. Un gioco in famiglia culminato nella tragedia, quando il piccolo è stato trascinato via dalla corrente. Vano l’intervento di Aiut Alpin Dolomites, Polizia, Vigili del fuoco e un’ambulanza del 118, che hanno tentato di rianimare il bimbo, recuperato dopo circa un’ora.
Episodi che lasciano il segno e si collocano in fondo a un lungo e tetro elenco di morti premature, che sembrano moltiplicarsi di giorno in giorno, colorando di nero le pagine della cronaca.