La Fondazione Mario Diana si affida ad Alessandro Preziosi per ricordare Mario Diana, l’imprenditore vittima innocente di camorra. L’attore leggerà le Confessioni di Sant’Agostino nel suggestivo scenario del Belvedere di San Leucio, giovedì 16 luglio alle 21.00. Lo spettacolo è promosso in collaborazione con la Fondazione Polis, Libera e il Coordinamento Campano dei Familiari Vittime Innocenti della criminalità e vuole essere l’occasione non solo per ricordare un uomo onesto e semplice, un imprenditore geniale e innovativo, ma rappresenta un momento di riflessione sui valori autentici della vita.
“Sono doppiamente felice di leggere le confessioni di S. Agostino in occasione del trentennale in memoria di Mario Diana – afferma Alessandro Preziosi – perché più che mai in questo sacrificio emerge quella spiritualità e moralità che sono, come nel caso della Fondazione Mario Diana, d’auspicio per tessere reti di solidarietà, diventando uno degli esempi più fulgidi di eccellenza che spesso non emergono abbastanza dal territorio. Solo con questi esempi, come ricordo sul lavoro in memoria dell’omonimo don Peppino Diana, si può uscire dalla tenaglia della criminalità che rischia sempre di rubare il futuro alle nuove generazioni. Ma in questa dura battaglia rileggere S. Agostino costituisce un piccolo lume di speranza”.
Uomo inquieto, insoddisfatto delle certezze comode e consolanti, instancabile cercatore della Verità, figura poliedrica di filosofo, teologo, mistico, poeta e pastore, Agostino con il suo pensiero continua ad affascinare laici e credenti di ogni tempo. Tra i suoi scritti le Confessioni sono il libro più noto, tradotto e letto della letteratura mondiale. Opera-cardine del suo pensiero e diario della sua anima, così vicino alla sensibilità dell’uomo d’oggi, è tra i testi che più riescono a conquistare la mente e il cuore.
La lettura di Alessandro Preziosi de “Le Confessioni di Sant’Agostino”, è anche un omaggio della Fondazione Mario Diana al Teatro, quale forma imprescindibile di comunicazione umana che, come tale, si interroga sull’uomo e sul senso della vita.
Lo spettacolo è prodotto da Khoral Teatro, una compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni Culturali, Dipartimento per lo spettacolo dal Vivo.