Marianna Esposito era una giovane professoressa di 34 anni, deceduta in un incidente stradale a Quarto, in provincia di Napoli.
L’auto di Marianna è finita fuori strada, schiantandosi contro un cancello. La donna rientrava a casa da una cena, ma il luogo dell’incidente è lontano dalla sua abitazione, così il mistero sulla sua morte rimane. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, e si indaga sui motivi dello sbandamento dell’auto che hanno portato allo schianto fatale.
Dalle notizie riportate sul Mattino, risulta che il locale dove aveva cenato era vicino casa sua, in poco tempo sarebbe potuta rientrare a casa, invece e il luogo dello schianto è decisamente insolito.
Ad indagare saranno i carabinieri di Pozzuoli, che hanno già visionato alcuni filmati delle telecamere di sicurezza installate lungo la strada. Marianna, come già detto, aveva trascorso la serata a casa di amici, almeno una ventina di persone. A tavola soltanto una bottiglia di vino. «Ha bevuto soltanto Coca Cola, come sua abitudine», spiega chi la conosceva da tempo, e l’ha vista pochi minuti prima della sua tragica morte. Abitudini del tutto salutari quelle di Marianna Esposito, una donna senza alcun grillo per la testa. Non le piacevano gli alcolici, e si esclude categoricamente l’uso di stupefacenti.
Intorno alle 2 e 50 della notte Marianna saluta tutti, tra i quali una delle sue migliori amiche. Come sempre a Marianna le viene chiesto di inviare un messaggio col telefonino una volta giunta a casa. Spesso, però, se ne dimenticava. Chi avrebbe dovuto riceverlo sapeva che molto probabilmente l’sms non sarebbe arrivato nemmeno questa volta. «Non fare come sempre, però, mi raccomando. Mandami un messaggio appena arrivi a casa». Queste le ultime raccomandazioni, per un messaggio che purtroppo non arriverà mai.
Sorgono spontanee delle domande dunque: Perchè Marianna Esposito si trovava così distante da casa sua? E soprattutto cosa ha fatto sbandare l’auto di Marianna?
Domande senza una risposta certa al momento, saranno gli esami autoptici disposti sulla salma della donna a fare luce sulle cause dell’improvvisa uscita di strada della sua auto. Nella mattinata di venerdì aveva discusso un esame di specializzazione. Si era già laureata in Scienze dell’educazione all’università Suor Orsola Benincasa e lavorava presso un noto istituto scolastico privato di Quarto. Frequentava anche l’associazione cattolica San Mattia Onlus.
Una vita irreprensibile, quella della giovane professoressa Marianna, spezzatasi improvvisamente e senza alcuna spiegazione nel cuore della notte, una notte apparentemente come tante altre.