Arriva quel periodo che noi donne tanto amiamo.
Quando quel tacco dodici diventa accessibile, quella borsa griffata non fa piangere così tanto la nostra carta di credito, quando quel rossetto che desideravamo si può comprare a metà prezzo se ci regaliamo anche altri prodotti in aggiunta.
La pioggia di buste e scatoline da mettere in macchina e portare a casa, quando gli acquisti non sono fatti online.
Da qualche parte sono già iniziati, e chi sta attento a queste cose sa come funziona: i saldi estivi, che iniziano il 4 luglio nella maggior parte del territorio italiano, sono anticipati di qualche giorno, per garantire una maggiore possibilità di guadagno.
Ci hanno avvisato con sms, e-mail e qualsiasi tipo di contatto, perché l’anno precedente abbiamo deciso (o le commesse ci hanno costretto) di ricevere la newsletter.
In Campania sono iniziati già ieri, oggi in Basilicata, Puglia e Marche, mentre nelle altre regioni vedranno il via domani.
Tra le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio di quest’anno, si dice che ogni famiglia spenderà 230 euro circa di merce in saldo, tra abbigliamento e calzature. Ogni persona, quindi, in media metterà fuori dal portafogli un centinaio di euro, permettendo la circolazione di quasi 3,6 miliardi di euro, grazie a questa strategia commerciale.
Nonostante ciò, a Napoli ad esempio non si è registrato un grande afflusso in questa prima giornata, e molti consumatori si sono limitati a osservare bene le vetrine e studiarne i cartellini.
Il presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio Renato Borghi si è così espresso: “Dopo l’ingorgo fiscale di giugno è finalmente stagione di saldi. Secondo le nostre stime, i consumatori italiani tenderanno sostanzialmente a confermare i budget dell’anno scorso, anche se con piccoli assestamenti al rialzo. Speriamo, però, che ai maggiori ordinativi effettuati da molti nostri operatori, soprattutto nelle città più turistiche in previsione dell’Esposizione Universale, possano corrispondere maggiori acquisti da parte della clientela straniera, amante del bello e del made in Italy, che – auspichiamo – raggiungerà l’Italia anche per vivere l’Expo”.