 Leone d’Oro alla 54 Biennale di Venezia, nel 2011, Elaine Sturtevant (1924-2014) è stata una delle più influenti artiste del XX secolo. Nel 2014 e 2015 due dei più importanti musei americani, il MoMAMuseum of Modern Art di New York e il MoCA-Museum of Contemporary Art di Los Angeles, le hanno dedicato la prima retrospettiva nordamericana, che segue le numerosissime mostre personali in vari musei internazionali.
Leone d’Oro alla 54 Biennale di Venezia, nel 2011, Elaine Sturtevant (1924-2014) è stata una delle più influenti artiste del XX secolo. Nel 2014 e 2015 due dei più importanti musei americani, il MoMAMuseum of Modern Art di New York e il MoCA-Museum of Contemporary Art di Los Angeles, le hanno dedicato la prima retrospettiva nordamericana, che segue le numerosissime mostre personali in vari musei internazionali.
La sua sperimentazione ha inizio a partire dal 1964 quando la Sturtevant comincia a “ripetere” le opere degli artisti a lei contemporanei, riferendosi ad alcune delle personalità più iconiche del suo tempo (da Marcel Duchamp e Joseph Beuys a Andy Warhol, da Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Frank Stella fino a Paul McCarthy, Mike Kelley, Robert Gober, Anselm Kiefer, Félix Gonzales-Torres, per citare solo alcuni esempi), esplorando così con straordinario anticipo concetti quali “autorialità” e “originalità” in relazione ai meccanismi di produzione, circolazione, ricezione e canonizzazione dell’immagine e dell’immaginario artistici.
wUna ricerca estetica ed intellettuale profondamente radicata nel pensiero filosofico sulla differenza del XX secolo, che ha prima cortocircuitato le logiche stesse della Pop Art e poi oltrepassato i criteri dei linguaggi appropriazionisti, emersi successivamente, negli anni Ottanta. Rimanendo per decenni isolata, questa ricerca, che dal 2000 si è espressa per lo più attraverso il video (con riferimenti che vanno dal cinema hollywoodiano all’immaginario televisivo e pubblicitario e alla comunicazione digitale), si configura oggi – come ben illustrano i saggi di Stéphanie Moisdon e di Tristan Garcia in volume – non solo come paradossalmente originale, ma anche e soprattutto come affermazione pionieristica e seminale, nel suo costante interesse a cogliere cosa definisce in quanto tale, oggi, un’opera d’arte.
A completamento dei testi, anche una serie di schizzi e disegni preparatori dell’artista.
Il volume è pubblicato in occasione della mostra Sturtevant Sturtevant allestita al MADREMuseo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli. A cura di Stéphanie Moisdon, con il coordinamento editoriale di Andrea Viliani, il volume accompagna la rassegna che sarà visitabile fino al 21 settembre.
 
  
  
 










